Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Qualche idea di cibi per persone con Alzheimer o demenza durante la pandemia?


Si possono incontrare sfide extra nel mantenere una buona alimentazione durante questa crisi sanitaria mondiale. Anche se le raccomandazioni nutrizionali dovrebbero rimanere sostanzialmente invariate, il malato di Alzheimer o demenza potrebbe sperimentare una certa ansia che può portare alla perdita o all'aumento dell'appetito, a impeti alimentari o a riluttanza a mangiare del tutto.


I caregiver dovrebbero fare scorta di alimenti nutrizionalmente ricchi che possono rimanere freschi per una settimana o più, come pane, cereali, frutta, verdure, latte, uova e formaggio, fagioli, noci e semi, pollo congelato, frutti di mare o di manzo, minestre e brodi.


Anche se i cibi surgelati sono convenienti, cerca di evitarli a causa dell'alto contenuto di sodio, grassi e calorie. E, poiché molte persone con morbo di Alzheimer (MA) sono insaziabili quando si tratta di consumare cibi dolci o salati, limitali in casa.


Se l'individuo dimentica di mangiare o mostra riluttanza, prova ad usare una sveglia o i dispositivi Alexa di Amazon o Echo Dot di Google come promemoria per mangiare. Durante i pasti, riduci il rumore dalla televisione, della radio o dei sistemi di altoparlanti, in quanto possono essere dirompenti.


A causa degli ordini 'stai-a-casa', ci potrebbero essere più persone in casa, un possibile stimolo eccessivo o una distrazione per l'individuo interessato.


Tuttavia, durante i pasti, rimanere socialmente collegati alla famiglia può portare gioia attraverso il dialogo, può produrre un'esperienza positiva e piacevole per tutti, e dare un senso e uno scopo alla vita della persona interessata.


A volte ci sono momenti altrettanto impegnativi e frustranti in cui l'individuo interessato ha una crisi alimentare per cui mangia solo un determinato cibo o più cibi. Questo potrebbe durare per giorni o settimane, e l'individuo può anche arrabbiarsi se manca il cibo desiderato, o farne scorta, o nasconderlo per un momento successivo. In questi casi, il caregiver può incoraggiare la varietà dei cibi, o che certi alimenti siano adattati in diversi piatti come minestre, insalate e stufati.


La disidratazione è comune nei pazienti con MA, quindi si deve controllare attentamente l'idratazione. Cerca di far bere alla persona dai sei agli otto bicchieri d'acqua o altri liquidi al giorno, alcuni almeno ogni due ore. Se non è l'acqua, metti latte nei cereali o prepara zuppe, ghiaccioli, integratori, ecc.


I caregiver spesso si sentono stressati o sotto pressione nel fornire pasti nutrienti ai loro cari. Anche se molti ristoranti sono chiusi, i servizi di consegna dei ristoranti e dei supermercati sono ancora in funzione. Secondo i Centers for Disease Control e l'US Food and Drug Administration, non c'è alcuna prova che il coronavirus possa essere trasmesso attraverso il cibo o gli imballaggi per alimenti, anche se i germi possono vivere sulle superfici per un massimo di nove giorni.


La maggior parte dei servizi di consegna di cibo si sta muovendo verso consegne e ritiri senza-contatto per ridurre al minimo il rischio di diffusione del virus. Il modo più sicuro di gestire la distribuzione del cibo è metterlo nei propri piatti e buttare via il contenitore da trasporto. Pulire i tavoli dove sono stati collocati i sacchetti con disinfettante. Lavarsi le mani dopo, per almeno 20 secondi. Dopo aver mangiato, disinfettare i tavoli ancora una volta.


Inoltre, seguire le normali procedure di sicurezza alimentare dei CDC, come refrigerare gli avanzi entro due ore e non condividere posate con altri familiari.


Assicurati di lavare spesso le mani della persona interessata, per tutta la giornata. Cantare una canzone mentre le lavi può essere seducente e divertente e contribuire ad alleviare qualsiasi esitazione da parte dell'individuo.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English text) - Traduzione di Matteo Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.