Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


'Ho cominciato a vivere una vita piena solo dopo la diagnosi di demenza'

'Ho cominciato a vivere una vita piena solo dopo la diagnosi di demenza'

Quando a Jennie Fletcher è stata diagnosticata una demenza vascolare poco prima dei 60 anni, per lei è stato "come essere colpita in faccia con un mattone". La 64enne ha avuto la diagnosi cinque anni fa a seguito di un ictus, ed è fin troppo consapevole che la condizione porterà via i suoi ricordi, la sua indipendenza e, alla fine, la sua vita.


Ma invece di ritirarsi e vivere nella paura, Jennie ha preso la decisione di vivere la sua vita fino in fondo, con suo marito Rob di 47 anni, al suo fianco ad ogni passo del cammino. Lei ha detto: "Una volta che l'ho saputo, ho pensato che avrei potuto sedermi qui e lasciare che prendesse il sopravvento, oppure potevo uscire e iniziare a fare le cose. Avevo sempre desiderato nuotare, quindi ho pensato 'bene, imparerò a nuotare'. Sono molto determinata, sono un po' come un toro in un negozio di porcellana".


Dal momento della sua diagnosi, la coppia ha viaggiato per il mondo, visitando Venezia, Roma e persino nuotando con i delfini in Florida. "Ho fatto anche un tatuaggio", ha detto Jennie. "Faccio di tutto. Ogni giorno è un'avventura".


La coppia ha capito che qualcosa non andava quando Jennie, che si stava riprendendo dall'ictus, aveva iniziato a dimenticare le cose vitali. Lei ha detto: "Abbiamo una casa estiva in Portogallo, e ora se vado fino alla fine della stradina a portare i bidoni della spazzatura, poi non so come tornare. Se vado in città devo telefonare a Rob e chiedergli quale bus devo prendere per tornare a casa. Quando ho avuto la diagnosi mi sentivo come se fossi stata colpita in faccia con un mattone. Sai che ti porterà via i tuoi ricordi, ma è molto di più, danneggia il modo in cui cammini e come parli. Influenza il modo in cui affronti le cose quotidiane, come andare al supermercato".


Jennie ha quelli che la coppia chiama 'blip', quando dimentica dove si trova e cosa sta facendo, lasciandola vulnerabile a perdersi o a ferirsi. Lei ha detto: "Posso camminare per strada e improvvisamente pensare 'cosa ci faccio qui?'".


Rob, di 67 anni, descrive la demenza come "un treno espresso che deraglia": "Sappiamo che sta per colpire ma non sappiamo quando. Ognuno l'affronta in modi diversi. Credo nei voti che fai quando ti sposi, in malattia e in salute. Ci prendiamo cura l'un l'altro, ci amiamo e ci facciamo ridere a vicenda".


La coppia ha tre figli adulti e vive ad Eccles al nono piano di una struttura di vita assistita con vedute che si estendono sulla Grande Manchester e oltre; la cucina si affaccia sul Trafford Centre, e Jodrell Bank luccica in lontananza. Il loro appartamento è pieno di oggetti progettati per innescare i ricordi di Jennie: cartoline, fotografie, calamite e ricordi dei loro viaggi in Florida, Venezia e Roma, così come i dipinti che ha fatto nelle sessioni di arteterapia, così che le viene sempre ricordato cosa ha realizzato.


Recentemente hanno preso parte a uno studio di ricerca sull'impatto terapeutico del vicinato sulla demenza, condotto all'Università di Manchester e con il quale sono stati coinvolti attraverso il gruppo di supporto che frequenta Jennie, i Mount Chapel Champions. La ricerca dimostra che l'essere in contatto con la propria comunità "produce enormi benefici" per le persone affette da demenza.


Jennie dice di essere sorpresa da quanti posti in Eccles sono amichevoli con la demenza, e si sente confortata dal fatto che lo staff della filiale locale del Morrisons and Eccles Leisure Centre, dove nuota, abbia familiarità con le sue condizioni: "La Morrisons ha rinnovato e cambiato tutto, il che significava che non sapevo da dove cominciare. Dopo aver parlato con loro, hanno messo qualcuno alla porta con un cartello che dice 'sono qui per aiutare'. Ho avuto un blip nel centro ricreativo e ho fatto per uscire, ma l'istruttore di nuoto mi ha visto e ha contattato subito Rob. Si tratta di avere quel conforto".


La ricerca fa parte di uno studio di cinque anni finanziato dal Economic and Social Research Council e dal National Institute for Health Research, ed è uno dei più grandi studi a indagare come vivono i loro quartieri locali le persone con demenza e i loro partner.


Sarah Campbell, ricercatrice associata dell'Università di Manchester, ha dichiarato: "Molte persone con demenza vivono indipendentemente nei quartieri e nelle comunità, con il supporto di familiari, amici, vicini e fornitori di servizi formali e informali. Ma è cruciale capire la natura del supporto disponibile negli ambienti del vicinato, per garantire a tutti coloro che sono colpiti dalla demenza di vivere la vita al loro meglio".

 

 

 


Fonte: Katherine Bainbridge in Manchester Evening News (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.