Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Cellule staminali della pelle trasformate in neuroni e cellule del cuore

Cellule staminali della pelle trasformate in neuroni e cellule del cuoreNeuroni creati da cellule neurali staminali indotte chimicamente. (Fonte: Mingliang Zhang, PhD, Gladstone Institutes)
Facendo un passo avanti importante, scienziati dei Gladstone Institutes hanno trasformato cellule della pelle in cellule del cuore e cellule cerebrali, usando una combinazione di sostanze chimiche.


Tutti i tentativi precedenti di riprogrammazione cellulare avevano richiesto l'aggiunta di geni esterni alle cellule, rendendo quest'ultima ricerca un'impresa senza precedenti. Essa pone le basi per avere un giorno la possibilità di rigenerare con farmaci le cellule perse o danneggiate.


In due studi pubblicati su Science (cuore) e Cell Stem Cell (neuroni), il team di scienziati, guidati dal ricercatore senior Sheng Ding PhD, dei Gladstone, ha usato cocktail chimici per indurre gradualmente le cellule della pelle a trasformarsi in cellule simili alle staminali specifiche di un organo e, infine, in cellule del cuore o del cervello. Questa scoperta costituisce un metodo più efficiente ed affidabile per riprogrammare cellule ed evitare i problemi medici relativi all'ingegneria genetica.


"Questo metodo ci porta più vicino ad essere in grado di generare nuove cellule nel sito di lesione dei pazienti", ha detto Ding, autore senior di entrambi gli studi. "La nostra speranza è che un giorno potremo trattare malattie come l'insufficienza cardiaca o il Parkinson con farmaci che aiutano cuore e cervello a rigenerare aree danneggiate, con cellule proprie dei tessuti esistenti. Questo processo è molto più vicino alla rigenerazione naturale che avviene negli animali come i tritoni e le salamandre, che ci affascinano da molto tempo".

[...]

Ringiovanire il cervello con cellule neurali staminali

Nello studio scritto da Mingliang Zhang PhD, studioso postdottorato dei Gladstone, e pubblicato su Cell Stem Cell, gli scienziati hanno creato cellule staminali neurali da cellule della pelle di topo. Il cocktail chimico consisteva di nove molecole. Per dieci giorni, il cocktail ha cambiato l'identità delle cellule, fino a quando tutti i geni delle cellule della pelle sono stati spenti e sono stati gradualmente attivati i geni di cellule staminali neurali.


Quando sono state trapiantate nei topi, le cellule staminali neurali si sono sviluppate spontaneamente in tre tipi basici di cellule cerebrali: neuroni, oligodendrociti e astrociti. Le cellule staminali neurali sono stati anche in grado di autoreplicarsi, rendendole ideali per il trattamento di malattie neurodegenerative o lesioni cerebrali.


"Con la loro sicurezza migliorata, queste cellule staminali neurali potrebbero essere usate un giorno per la terapia di sostituzione cellulare in malattie neurodegenerative come il Parkinson e l'Alzheimer", ha detto il co-autore senior Yadong Huang MD/PhD, ricercatore senior dei Gladstone. "In futuro, potremmo anche immaginare di trattare i pazienti con un cocktail di farmaci che agisce sul cervello o sul midollo spinale, ringiovanendo le cellule del cervello in tempo reale".

 

 

 


Fonte: Gladsotne Institutes (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Mingliang Zhang, Yuan-Hung Lin, Yujiao Jennifer Sun, Saiyong Zhu, Jiashun Zheng, Kai Liu, Nan Cao, Ke Li, Yadong Huang, Sheng Ding. Pharmacological Reprogramming of Fibroblasts into Neural Stem Cells by Signaling-Directed Transcriptional Activation. Cell Stem Cell, In Press. DOI: 10.1016/j.stem.2016.03.020

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)