Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Il mondo al rovescio: consigli ai medici che incontrano pazienti di demenza e familiari

Il mondo al rovescio: consigli ai medici che incontrano pazienti e familiariEmma Woods e la madre.Per te è un appuntamento di routine. Per il paziente, può essere il culmine di settimane o mesi di crescente disperazione e confusione.


Lavare, fare il bagno e vestire mia madre non era stato nei piani della mia vita, ma di fronte alla demenza ho avuto un travolgente desiderio di proteggerla. A qualche punto di questo percorso ci siamo scambiati i ruoli, l'ho capito quando mi sono sentita dire ad un infermiere "Io sono sua madre".


Questi cambiamenti non si vedevano all'esterno ma mi hanno sconvolta dentro e gli effetti sono durati molto tempo dopo la morte di mia madre.


Dopo la mia esperienza, ecco alcuni consigli ai medici su come ricavare il massimo da un consulto con una persona con demenza e il suo caregiver famigliare.

  1. Ricorda che se il caregiver partecipa all'incontro, ha dovuto affrontare altri problemi. Può temere di perdere il proprio caro o trovare difficile affrontare l'argomento della perdita di memoria.
  2. Un caregiver può scegliere di venire da solo: ascoltalo, presta la massima attenzione e prendilo sul serio. L'ansia prolungata può manifestarsi come rabbia perchè il numero di ostacoli che deve saltare aumenta ogni giorno.
  3. La persona con demenza può negare o può credere veramente che nulla sia cambiato. Quindi, cerca di invitare il caregiver famigliare a tutti gli appuntamenti; solo il quadro completo ti permetterà di diagnosticare e curare in modo efficace. Ad esempio, mia madre era rimasta credibile, incantatrice e incoscente che, senza di me, non avrebbe preso alcun farmaco, non si sarebbe mai lavata e non avrebbe cucinato alcun pasto, anche se si rendeva conto che la sua memoria non andava bene.
  4. Ascolta attentamente ciò che dice, e non dice, il caregiver, perchè tende a proteggere l'autostima del suo caro. Guarda negli occhi e parla sia alla persona con demenza che al caregiver. In tutte le fasi della malattia, il caregiver può aiutarti a formare un quadro più completo delle condizioni del singolo e dell'esperienza che vive. Quindi non lasciarli in sala d'attesa!
  5. Trova il tempo di chiedere al caregiver: "Come stai? Ce la fai?". La privazione del sonno nelle fasi avanzate è devastante. Il senso di perdita che avverte il caregiver è un dolore vivo; perdita di un compagno, perdita di un passato comune, perdita del futuro, perdita di controllo, perdita della capacità di pianificare giorno dopo giorno e, in molti casi, anche perdita di amicizie. La persona con diagnosi di demenza si sta perdendo, ma lo stesso è per il caregiver.
  6. Sii umile. Renditi conto che il caregiver può sapere più di te riguardo la demenza del proprio caro. Si rivolge a te per supporto, conferma, direzione, comprensione, compassione e per districare sintomi sconcertanti.
  7. Vai piano. Quello che ci serve è il tuo tempo.

 

 

 

 

 


Fonte:  Emma Wood, volontaria della «National Dementia Carers Action Network» dell'Alzheimer Scotland.  Essendo stata caregiver principale per tutti gli ultimi anni di vita di sua madre, Emma Woods capisce le difficoltà di andare dal medico con qualcuno che ha la demenza.

Pubblicato in General Medical Council (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.