Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Calmare una persona con demenza inizia unendosi al suo mondo

Cara Carol: so che i farmaci sono l'ultima risorsa per l'ansia di una persona con demenza. Va bene in teoria, ma mi sento così male per mia madre che ha la demenza di fase media e diventa super ansiosa per cose che non riesco nemmeno a capire.

In passato hai detto che la confusione può causare ansia, il che ha senso, ma la confusione nella demenza sembra cronica. Come potremmo aiutarli senza farmaci calmanti? Ti assicuro che sto cercando di fare la cosa giusta per la mamma, che è spesso infelice a causa dell'ansia. Qualche consiglio? - KD

 

Cara KD: questa è una buona domanda, e come tante altre questioni del caregiving, non ha una risposta chiara. L'idea è di evitare i farmaci quando possibile, ma ciò non significa che non dovrebbero mai essere usati. L'ansia esagerata è miserevole e non può sempre essere calmata nei modi preferiti.

Devi solo essere consapevole che molti farmaci causano il rallentamento dell'attività cerebrale e aumentano il rischio di vertigini e cadute. Quindi, la chiave è usarli solo quando falliscono gli altri tentativi.

 

Suggerimenti

  • Fai quello che puoi per calmare tua madre, come tenerle delicatamente la mano mentre dici: "Ti terrò al sicuro, mamma".
  • Non possiamo sempre determinare cosa sta causando l'ansia poiché la causa è spesso illogica per noi, ma fai ciò che puoi. Con un ascolto attento, puoi scoprire un irritante ambientale che può essere regolato.
  • Se è ansiosa a causa di un'allucinazione, unisciti a lei dicendo qualcosa del tipo: "Deve essere spaventoso. Lasciami stare con te per aiutarti a ricordare che sei al sicuro".
  • Ascolta attivamente in modo da poter riflettere e convalidare la sua paura in modo confortante e rassicurante (vedi sopra).
  • Siediti al suo livello e usa il tocco e il contatto visivo. Chiamala con il suo nome per aiutarla. In alternativa, usare un soprannome potrebbe andare bene. Il tuo obiettivo è raggiungerla dove si trova.
  • Usa ciò che i terapeuti chiamano 'fiblet', una bugia innocente, un modo per stiracchiare la verità, se serve a rassicurarla.

 

Alcune cose da non fare

  • Non parlare del futuro;
  • non correggere le sue percezioni;
  • non negare o provare a correggere ciò che non può essere risolto.

 

Risorse

Teepa Snow è una pioniera nella cura della demenza e il suo sito web è una miniera d'oro virtuale. Potresti iniziare con il video Calming & Comforting a Person Living with Dementia (calmare e confortare una persona con demenza) e trovarne altri se questo ti piace.

Anche se la geriatra Leslie Kernisan MD sottolinea che i farmaci non sono la prima scelta nella gestione dell'ansia e di altre sfide difficili con la demenza, lei riconosce che a volte sono necessari. Il suo articolo 5 Types of Medication Used to Treat Difficult Dementia Behaviors (5 tipi di farmaci usati per trattare comportamenti difficili di demenza) può aiutarti a capire questa opzione se non c'è altra scelta.

 

*****

Sei a un punto difficile, KD. Ci sono passata io stessa e la sensazione di non riuscire a confortare qualcuno che amiamo è terribile. Hai il cuore e l'istinto di caregiver e, chiedendo aiuto, stai facendo la cosa giusta.

 

 

 


Fonte: Carol Bradley Bursack in Inforum (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.