Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Riprendere a vivere quando finiscono le responsabilità di caregiver

Cara Carol: sono una donna single e figlia unica. Diversi anni fa, ho moltiplicato gli sforzi per aiutare mia mamma a prendersi cura di papà, ma man mano che la mamma diventava più fragile, mi sono presa cura di lui come caregiver primaria. Papà è morto un anno fa e la mamma l'ha seguito meno di tre mesi dopo. Nessuno dei due voleva restare, quindi sono arrivata ad accettare la loro morte.

Lavoro online e mi piace molto quello che faccio, ma ho trascurato le amicizie a causa dei doveri di caregiving. È ovvio per me ora che ho bisogno di far ripartire la mia vita, ma non so come iniziare. Qualche suggerimento? - Cl.

 

Cara CL: Mi dispiace per la morte recente di entrambi i tuoi genitori. In queste circostanze, è inevitabile avere sentimenti contrastanti, poiché soffriamo la loro perdita mentre celebriamo che non soffrono più. Anche la mia famiglia ha attraversato questo, quindi ti capisco.


Sono orgogliosa per te che hai riconosciuto che è tempo di riavviare una vita per te stessa. Prenditi il ​​tempo per farlo, rivalutando ogni passaggio per vedere se sembra giusto. Questa è la tua occasione per concentrarti sulle tue esigenze.


La maggior parte dei caregiver si ritrova con una cerchia ridotta di amici, se non altro perché non c'è tempo per dedicarsi a nutrire queste relazioni. Ciò non significa che le persone a cui ti sei sentita vicina in passato non accoglieranno il tuo ritorno.


Inizia a contattarne una per una, cosciente che alcune potrebbero essersi sentite trascurate e sono semplicemente andate avanti. Non permettere a nessuno di farti sentire in colpa per questo. Tutti abbiamo risorse limitate durante il caregiving.


Resuscitare vecchie amicizie può rivelarsi soddisfacente ... o no. Ad ogni modo, puoi sempre costruirne anche di nuove. Ecco alcuni punti di partenza:

  • Entra in una comunità religiosa come una chiesa o un tempio.
  • Entra in un gruppo politico o di ambientalisti, fai volontariato, anche per il tuo hospice o ospedale locale, consegna pasti a domicilio agli anziani o aiuta in qualche modo una struttura di vita assistita o una casa di riposo/cura.
  • Ci sono anche gruppi specifici per certe condizioni, quindi se in passato malattie come l'Alzheimer, il cancro, il Parkinson o un'altra hanno influenzato amici o familiari, potresti sentirti ispirata a lavorare per accrescerne la consapevolezza pubblica.
  • Stanca di argomenti relativi alla salute? Lo capisco. Che ne dici di sostenere un gruppo locale teatrale per bambini o adolescenti o di far parte in qualche modo del gruppo teatrale locale per adulti?
  • Oppure potresti frequentare un corso di pittura o artigianato che potrebbe portare a nuovi amici e darti un obiettivo nuovo di vita.


Come per molte cose, trovare la nuova normalità è una questione di equilibrio, CL. Se salti immediatamente da un'attività all'altra, potresti sentirti oppressa dalla responsabilità, una cosa di cui non hai bisogno.


Questa volta è per te. Rinnova alcune vecchie amicizie, trovane di nuove e considera di entrare in un gruppo che riflette ciò in cui credi. Fai un passo alla volta, quindi controlla il tuo livello di benessere prima di espanderti ulteriormente. Prova una cosa e poi un'altra. Senza fretta.


A poco a poco, troverai che la tua vita diventa più aperta, ma manterrai il controllo di quanto sociale vuoi diventare.

 

 

 


Fonte: Carol Bradley Bursack in Inforum (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)