Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Caregiver si preoccupa del rischio genetico per l'Alzheimer a insorgenza precoce

Cara Carol: Mia madre aveva il morbo di Alzheimer (MA) a insorgenza precoce e mio padre aveva la demenza da Corpi di Lewy, quindi ho passato anni come caregiver di demenza. Non mi dispiace quello che ho fatto per loro, ma non voglio dare questa preoccupazione ai miei stessi figli.

"Ho 60 anni e ho cercato di vivere uno stile di vita sano, ma ogni volta che sbaglio ad esprimere un'idea, dimentico una parola o trascuro di fare qualcosa di routine, mi chiedo: ci siamo? È questo il primo segno? Posso persino vedere la preoccupazione nel volto dei miei figli quando faccio qualcosa di un po' sbagliato. So che altri con questo rischio genetico hanno le stesse paure. Come gestiscono questa ossessione? - JK.

 

Cara JK: La maggior parte delle persone che sono arrivate alla mezza età, e oltre, hanno pensieri simili, ma coloro che hanno visto un genitore attraversare il MA a insorgenza precoce sono spesso i più preoccupati, e a buona ragione.


Sembri una persona che si è tenuta informata dalla ricerca, abbastanza da capire alcuni dei rischi, quindi non ho intenzione di ignorare la tua preoccupazione. Alcune persone hanno fatto il test genetico, ma altri no, perché ancora non c'è alcun intervento farmaceutico provato o cura. Tuttavia, ci sono studi continuativi condotti su potenziali farmaci, quindi se partecipare a uno studio ti farà sentire più proattiva, potresti considerarlo.


La ricerca suggerisce che tutti - ma in particolare quelli più a rischio - dovrebbero fare esercizio fisico, mangiare bene, avere sonno di qualità, evitare lo stress e prendersi cura della loro salute emotiva. Tutti questi sono considerati utili in quanto hanno il potenziale di evitare almeno alcuni dei peggiori sintomi della demenza, anche per chi è portatore di geni ad alto rischio.


Sii consapevole che, anche se ora c'è ogni tipo di 'dieta' che punta a rimanere sani, è generalmente meglio stare lontano dagli estremi. Lo stesso vale per l'esercizio. Trovare qualcosa che puoi seguire in entrambe le categorie sarà probabilmente più utile che diventare ossessionata da una strategia solo per farti male o semplicemente esaurirti.


Ricorda, anche, che alcune cose possiamo controllarle solo in una certa misura. Ad esempio, ci sono vari studi che rivelano quanto può far male al cervello la mancanza di sonno. In effetti, ci sono così tante preoccupazioni (vere) per cui le persone perdono il sonno!


Quindi, come con l'esercizio, prova a trovare un modello di sonno che funziona per te. Conosci la procedura, ovviamente: riduci i ritmi alla sera, non usare la tecnologia troppo tardi, mangia cibi più leggeri alla sera. Ci sono molti consigli disponibili, ma devi fare quello che funziona per te. Se il sonno è una sfida seria, assicurati di parlare con il tuo medico.


Infine, anche se è naturale che tu sia preoccupata per questo, lo stress stesso aumenta il tuo rischio. Non saresti la ​​prima a vedere un consulente, così da poterlo esprimere abbastanza da impedire alla paura di rubare il piacere che potresti avere nella vita in questo momento. Ti auguro cose buone. Ne hai certamente guadagnate alcune.

 

 

 


Fonte: Carol Bradley Bursack in Inforum (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.