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Governo giapponese lancia piano per accoppiare pazienti di demenza ad aiutanti volontari

Il ministro giapponese del welfare prevede di lanciare un progetto nell'anno fiscale 2019 per fornire un aiuto migliore ai pazienti con demenza, associandoli a sostenitori volontari, hanno riferito fonti informate.


Il progetto includerà la fornitura di sussidi ai coordinatori che collegano i pazienti con demenza e le relative famiglie con i sostenitori che, ad esempio, potrebbero aggregarsi quando il paziente esce o fa esercizio in modo occasionale.


Il ministero intende stanziare fondi nel bilancio per l'anno fiscale 2019 a partire dal prossimo aprile, hanno detto le fonti la scorsa domenica. I governi provinciali saranno responsabili del progetto. Il ministero sta considerando di permettere loro di esternalizzarlo ai comuni.


Chiunque può diventare sostenitore di demenza, dopo aver avuto una formazione sulla malattia attraverso programmi di formazione tenuti in tutto il paese.


Il programma, introdotto nel 2005 dal ministero della sanità per aumentare la consapevolezza sulla demenza, ha circa 10,3 milioni di persone registrate come sostenitori di demenza alla fine di giugno. Essi usano braccialetti arancioni come simbolo di supporto alla demenza.


Sebbene il numero di sostenitori sia in aumento, molti sono inattivi. Il ministero si aspetta che il progetto crei maggiori opportunità perché i sostenitori possano diventare attivi.


Il supporto per i pazienti nelle prime fasi della demenza aiuta a prevenire un rapido peggioramento delle loro condizioni. Il ministero stima che nel 2012 c'erano circa 4,62 milioni di persone con demenza in Giappone, un numero che si prevede raggiungerà i 7 milioni nel 2025.

 

 

 


Fonte: The Japan Times (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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