Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Come usare il cibo per limitare la progressione dell'Alzheimer

Piccoli piatti artigianali stanno uscendo dai ristoranti alla moda per entrare nelle comunità di anziani.


La Unidine, una società di catering di Boston (USA), sta lanciando Fresh Bites, un programma che usa il cibo per aiutare gli anziani a conservare i ricordi e a tenere a bada i sintomi dell'Alzheimer. Fornendo cibi da mangiare con le mani nutrizionalmente densi, gustosi e gestibili, il menu potrebbe aiutare i pazienti con malattie degenerative a riacquistare il loro appetito.


Dopo aver lavorato per anni nei reparti per anziani, Jenny Overly, direttrice di nutrizione, salute e benessere di Fresh Bites, aveva notato una tendenza preoccupante: la maggior parte dei pazienti affetti da patologie neurodegenerative, in particolare Alzheimer e demenza, non mangiavano.


La mancanza di una corretta alimentazione potrebbe peggiorare ulteriormente la malattia, che a sua volta danneggia l'appetito, creando un circolo vizioso. "La priorità è fare in modo che assumano nutrienti, calorie e proteine a sufficienza, almeno per mantenere il loro peso", dice Jenny. "Quindi riempiamo i pasti con ingredienti che mostrano di potenziare la memoria, e di avere un effetto positivo sulla funzione cognitiva", come mirtilli, cavolo, salmone, cioccolato fondente e verdure verdi.


Nessuno dei piatti del menu di Fresh Bites richiede posate, un vantaggio vitale per il senso di fiducia dei pazienti secondo Jenny: "Volevamo assicurarci che fossero in grado di essere indipendenti; non devono avere l'imbarazzo di essere imboccati da un operatore".


Il team del programma confeziona o arrotola ogni ingrediente in un vassoio; tipo patate a tazza ripiene di uova, tasche di pita con fette di cetriolo fresco, e sfoglie di lasagna farcita.


"I menu di cibi da mangiare con le mani nelle strutture di assistenza sono di solito molto limitati e tutti composti di fast food, come i bocconcini di pollo", dice Jenny. "E per loro sembra cibo da bambini. Oggi, stiamo cercando i modi di servire loro cibo vero".


Fresh Bites ha testato un programma pilota per poco più di un anno, e i piani sono di diffonderlo a nuovi partner nel 2016. Il team sta attualmente lavorando con ricercatori del Jean Mayer USDA Human Nutrition Research Center of Aging alla Tufts University per esplorare ulteriormente il legame tra alimentazione e malattie neurodegenerative.

 

 

 


Fonte: Dana Guth in Boston Magazine (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)