Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Dalla Roche il metodo Elecsys® per la diagnosi di Alzheimer

Risultati robusti, validati clinicamente per assicurare che i pazienti ricevano le cure che meritano.

Comunicato di Roche - Il morbo di Alzheimer (MA) rappresenta un problema per il sistema sanitario. Si prevede che il numero totale di persone con demenza crescerà fino a 152 milioni nel 2050; il 62% dei casi sono causati da MA. Più del 50% dei pazienti con demenza non ricevono una diagnosi formale. Metà dei caregiver ha riconosciuto che avrebbe preferito una diagnosi precoce di MA.

I biomarcatori come amiloide e Tau sono raccomandati per la diagnosi di AD e per l‘arruolamento in studi clinici. Molteplici studi hanno rinforzato il fatto che certi tipi di scansione, ad esempio la tomografia a emissione di positroni (PET) e i biomarcatori del fluido cerebrospinale (CSF) sono validi indicatori delle variazioni neuropatologiche di AD.

Il portfolio Elecsys® AD CSF include tre diversi test¹¹ immunologici diagnostici in vitro per la concentrazione nel CSF:

  • Elecsys® β-Amyloid(1-42) CSF II (AB42 2), di proteina amiloide-β (1-42);
  • Elecsys® Phospho-Tau (181P) CSF (pTau), di proteina tau fosforilata;
  • Elecsys® Total-Tau CSF (tTau) di proteina tau totale.

 

I test Elecsys® AD CSF rilevano positività all'amiloide, rafforzando l'accuratezza diagnostica.

La tomografia a emissione di positroni (PET) rileva la patologia dell'amiloide nel cervello, ma nella sua implementazione nella routine clinica ha diverse limitazioni: il costo elevato, la richiesta di un'apparecchiatura adatta, il trasferimento di una carica radioattiva al paziente.

I risultati dei test Elecsys® AD CSF sono concordanti con la PET amiloide e forniscono una soluzione alternativa per il rilevamento della positività all'amiloide.

 

I rapporti Elecsys® (pTau/Abeta42, tTau/Abeta42) raggiungono il 90% di concordanza con la PET amiloide. Un risultato sopra la soglia è compatibile con un risultato positivo alla lettura visiva della PET.

La concordanza tra i risultati del test CSF e la PET amiloide è stata ottenuta usando 277 campioni CSF da una coorte di pazienti del Biomarkers For Identifying Neurodegenerative Disorders Early and Reliably (BioFINDER) con declino cognitivo soggettivo e lieve deterioramento cognitivo (MCI).

 

I test Elecsys® AD CSF permettono diagnosi e intervento precoce identificando i pazienti con MCI che rischiano una progressione verso il MA.

L'identificazione della progressione della malattia è la chiave per pianificare il trattamento e la gestione del paziente. I rapporti Elecsys® (pTau/AB42 2 tTau/AB42 2) aiutano a identificare i soggetti adulti con MCI a rischio più alto di declino cognitivo rispetto a un rischio più basso, come definito dalla variazione dei punteggi clinici nell'arco di due anni.

 

Cut-off clinici validati per assicurare un'implementazione più facile di Elecsys® nel tuo laboratorio.

Le concentrazioni universali dei valori di soglia sono già applicate per diversi biomarcatori nella routine clinica (es. HbA1c per il diabete mellito). Il prossimo passo è applicare lo stesso concetto nei biomarcatori per il MA per assicurare un'interpretazione universale dei risultati.

I test Elecsys® AD CSF hanno valori di soglia clinicamente testati che permettono una più facile adozione da parte dei laboratori e confronto tra essi. I valori di soglia  dei test Elecsys® AD CSF per la concordanza con la PET per l'amiloide sono stati definiti con le letture visive alla PET e poi validati per l'affermazione della progressione clinica.

 

I tuoi risultati sono affidabili con Elecsys®

Il portfolio Elecsys® AD CSF raggiunge un'elevata accuratezza e precisione nei risultati. Ciò è supportato da dati interni e confermato nel programma Alzheimer’s Association Quality Control (AAQC), dove i risultati di Elecsys® hanno superato in termini di prestazione i test manuali e i test automatizzati.

 

Testare i parametri per il MA diventa veloce e completamente integrato sui sistemi automatici cobas®.

Una volta che il campione è posizionato sull'analizzatore, i risultati vengono ottenuti in 18 minuti, un miglioramento consistente paragonato al precedente metodo manuale ELISA. Con cobas® puoi eseguire il test sullo strumento cobas® a tua scelta, dal più piccolo al più grande, sulla base delle tue necessità di spazio e produttività.

 

 

Nota: grafici e altre informazioni nell'articolo originale.

 

 

 


Fonte: Roche

Riferimenti: vedi articolo originale

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.