Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Composto anti Alzheimer creato in laboratorio da pianta

Scienziati della Yale University hanno sviluppato il primo metodo pratico per creare un composto chiamato Huperzine A in laboratorio.

Il composto, che si trova in natura in una specie di muschi trovati in Cina (Huperzia serrata), è un inibitore di enzimi che è stato usato per trattare l'Alzheimer in Cina dalla fine degli anni '90 ed è venduto negli Stati Uniti come integratore dietetico per aiutare a mantenere la memoria.

Gli scienziati ritengono che potenzialmente potrebbe combattere anche gli effetti di agenti della guerra chimica. Fino ad oggi, i ricercatori hanno potuto ricavare piccole quantità del composto direttamente dalla pianta Huperzia serrata, o hanno dovuto ricorrere a metodi lunghi e difficili da sintetizzare in laboratorio.

Ora i ricercatori di Yale hanno sviluppato un metodo pratico e conveniente per sintetizzare l'Huperzine A in laboratorio. Il processo richiede solo otto passaggi con una resa del 40 per cento. In precedenza, le migliori tecniche di sintesi avevano richiesto il doppio dei passaggi e rendimenti solo del 2 per cento.

"Essere in grado di sintetizzare grandi quantità di Huperzine A in laboratorio è di fondamentale importanza perché la pianta stessa, utilizzata nella medicina popolare cinese da secoli, richiede decenni per crescere ed è in via di estinzione a causa del sovrasfruttamento", ha detto Seth Herzon, il chimico della Yale che ha guidato la ricerca, descritta sul numero del 25 agosto della rivista Chemical Science. In alcuni luoghi, l'Huperzine A può costare fino a $ 1.000 al mg. Herzon e il suo team hanno prodotto diversi grammi del composto nel loro laboratorio e sono in grado di crearne molto di più. Credono di essere in grado di ridurre il costo fino a soli 50 centesimi al mg (una dose tipica ipotizzata è di circa un mg al giorno), e hanno collaborato con una società industriale per produrlo su scala più ampia. La società ha intenzione di valutare complessivamente il potenziale terapeutico di Huperzine A conducendo studi clinici per diverse patologie neurologiche diverse negli Stati Uniti. Inoltre, il laboratorio di Herzon e la società stanno lavorando con l'esercito americano, che è interessato al potenziale dell'Huperzine A nel bloccare la effetti di agenti di guerra chimica, ha detto [Herzon]. Il composto ha dimostrato di poter proteggere i primati dagli agenti di guerra chimica, senza effetti collaterali.

Altri trattamenti per l'Alzheimer a base di inibitori enzimatici sono attualmente prescritti negli Stati Uniti, ma l'Huperzine A si lega meglio, è più facilmente assorbito dal corpo e dura più a lungo nel corpo di altri trattamenti, ha detto Herzon. "Crediamo che l'Huperzine A ha il potenziale per trattare una serie di disturbi neurologici più efficacemente rispetto alle opzioni attualmente disponibili" ha detto Herzon. "E ora abbiamo un percorso per l'Huperzine A che emula il percorso naturale".

Altri autori dello studio comprendono Maung Kyaw Moe Tun e Daniel-Joachim Wüstmann, entrambi della Yale.

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce?
Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica. Non tenerla per te, non farci perdere l'occasione di conoscerla.

 


Fonte: Materiale della Yale University.

Riferimento: Maung Kyaw Moe Tun, Daniel-Joachim Wüstmann, Seth B. Herzon. A robust and scalable synthesis of the potent neuroprotective agent (−)-huperzine A. Chemical Science, 2011; DOI: 10.1039/C1SC00455G.

Pubblicato in ScienceDaily il 26 agosto 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:


 

Notizie da non perdere

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.