Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Lipidi nelle membrane cellulari hanno un ruolo importante nell'Alzheimer

amyloidogenic pathway of alzheimerSchema del percorso amiloidogeno nel MA. Il passo iniziale è la scissione dell'APP da parte della β-secretasi, che lascia C99 nella membrana. Il secondo è la scissione della C99 con la γ-secretasi, che causa rilascio di Aβ nello spazio extracellulare.

Il morbo di Alzheimer (MA) è predominante negli anziani, ma il modo in cui i cambiamenti nella composizione lipidica derivanti dall'età influenzano la regolazione dei processi biologici non è ancora ben compreso. Sono stati stabiliti collegamenti tra squilibrio lipidico e malattia, in cui i cambiamenti lipidici aumentano la formazione di placche amiloidi, un segno distintivo del MA.


Questo squilibrio ha ispirato ricercatori della Aarhus University in Danimarca a esplorare il ruolo dei lipidi, comprendendo le membrane delle cellule cerebrali.


Sulla rivista Biointerphases, i ricercatori riferiscono sui ruoli significativi che i lipidi possono avere nella regolazione della C99, una proteina all'interno del percorso amiloide, e nella progressione della malattia. I lipidi sono stati per lo più trascurati da un punto di vista terapeutico, probabilmente perché la loro influenza nella funzione biologica non è ancora completamente chiara.


Le placche tossiche di amiloide si formano all'interno del cervello quando una serie di enzimi scinde la proteina APP, che si trova all'interno della membrana cellulare neuronale, per formare la C99, che a sua volta è scissa per rilasciare il peptide amiloide-beta (Aβ) che può formare le placche.


Sia C99 che APP sono in grado di proteggersi dalla scissione formando omodimeri, una proteina composta da due catene polipeptide identiche. L'interazione tra le molecole C99 è regolata dai lipidi che compongono la membrana dove risiede la proteina.


"Abbiamo dimostrato che un cambiamento nel contenuto di colesterolo nella membrana cellulare neuronale può cambiare il modo in cui si dimerizza la C99", ha detto Amanda Dyrholm Stange, uno degli autori. "Il nostro lavoro suggerisce che le modifiche relative all'età nel contenuto di colesterolo nella membrana indeboliscono l'interazione C99-C99, che di conseguenza diminuisce l'effetto 'protettivo' del processo di dimerizzazione, portando all'ipotesi del motivo per cui negli anziani vengono rilasciati più peptidi di Aβ tossici".


La terapeutica per il MA attualmente ha un tasso di fallimento molto alto, senza terapie sviluppate da lungo tempo, quindi una nuova strategia è disperatamente necessaria", ha detto il coautore senior Nils Anton Berglund. "Tentare di modulare la composizione della membrana lipidica sarebbe una classe completamente nuova di terapeutica del MA ma anche immensamente impegnativo senza effetti collaterali".


I ricercatori postulano che potrebbe valere la pena spostare la strategia lontano dalle proteine, puntando invece la concentrazione dei lipidi nelle membrane.


"Speriamo che il nostro lavoro porti il settore farmaceutico / biotecnologico a scegliere la modulazione dei lipidi come mezzo da puntare nello sviluppo di farmaci, perché questi cambiamenti nella composizione lipidica sono collegati non solo al MA ma a una grande serie di malattie: dal diabete alle malattie cardiovascolari", ha detto la coautrice senior Birgit Schiøtt. "Speriamo anche che porti ad altre ricerche e finanziamenti per capire la scienza fondamentale dietro i possibili ruoli normativi dei lipidi".

 

 

 


Fonte: American Institute of Physics (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Amanda Dyrholm Stange, Jenny Pin-Chia Hsu, Lisbeth Kjølbye Ravnkilde, Nils Berglund, Birgit Schiøtt. Effect of cholesterol on the dimerization of C99-A molecular modeling perspective. Biointerphases, 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.