Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Difetti nel 'coltellino svizzero' dell'espressione genica possono contribuire all'Alzheimer

research mrna inada t

La crescita, la morte, e le malattie di organismi complessi si basano sul flusso di informazioni: dai geni nel DNA, attraverso la loro trascrizione nel RNA, e quindi la traslazione di questa trascrizione nelle proteine, che a loro volta costituiscono gran parte dell'organismo vivente.


A loro volta, per sopravvivere, le proteine ​​che controllano tutto questo processo sono soggette a questa copertura di flusso di informazioni. I ricercatori hanno ora scoperto una funzione finora ignorata di un gruppo di proteine, chiamato complesso CCR4-Not, che può chiarire lo sviluppo di malattie come l'Alzheimer. I risultati sono stati pubblicati su Science il 17 aprile 2020.


"Il complesso CCR4-Not è coinvolto in tanti aspetti della espressione genica che potremmo anche chiamarlo il 'coltellino svizzero' della produzione di proteine", dice Toshifumi Inada, professore di scienze farmaceutiche all'Università di Tohoku, che ha guidato la ricerca. L'aspetto più compreso del ruolo del CCR4-Not è il suo coinvolgimento nella distruzione dell'RNA messaggero (mRNA). Le molecole di mRNA sono come manuali di istruzioni che dicono ai ribosomi, i macchinari della cellula che producono proteine, come formare le proteine.


La quantità delle proteine ​​prodotte dai ribosomi è cruciale, come lo e la velocità di tale produzione. Non devono essere troppe o troppo poche, troppo veloci o troppo lente. A loro volta, questi livelli di proteine ​​dipendono dalla quantità di mRNA. Così il controllo della distruzione del mRNA - soprattutto quando questi manuali di istruzioni contengono errori - è fondamentale nel controllo della produzione di proteine.


"Ma finora era rimasto fumoso il modo con cui il CCR4-Not lo fa", aggiunge Inada. I manuali di istruzione del mRNA sono composti da più codici a tre elementi chiamati 'codoni' che dicono ai ribosomi quali amminoacidi usare. Gli amminoacidi sono i mattoni delle proteine. A volte c'è un solo codone per amminoacido, ma di solito ci sono quelli multipli, chiamati 'codoni sinonimo'. La ridondanza di avere più codoni per lo stesso aminoacido rende l'intero sistema più tollerante se ci sono stati errori nel trascrivere quello che dice il DNA.


Ma anche con questa ridondanza che tollera gli errori, ci può essere comunque una preferenza, o per usare il termine formale, un bias (devianza, errore, pregiudizio), verso un particolare codone sinonimo, perché esso accelera il processo. Se un manuale di istruzioni, per qualche motivo, non ha questo bias del codone, il sistema non funziona alla velocità ideale.


I ricercatori hanno scoperto che il complesso CCR4-Not è sempre a caccia di mRNA con spinta lenta che non hanno questo bias nel codone. Essi hanno scoperto che quando i complessi ne individuano uno, una parte di esso si attacca al ribosoma, innescando a sua volta una degradazione del mRNA difettoso.


Ma se il complesso CCR4-Not stesso è difettoso, manca la parte che si dovrebbe attaccare al ribosoma che legge il mRNA guasto, e quindi il complesso perde questa capacità fondamentale di rilevare e distruggere questi mRNA che fabbricano proteine ​​alla velocità sbagliata.


La produzione di proteine ​​che avviene alla velocità sbagliata può risultare in proteine con concentrazione, posizione o forma errate, tutti problemi associati con un'ampia varietà di malattie, compreso l'Huntington e l'Alzheimer. La ricerca offre un'idea di come le anomalie del CCR4-Not contribuiscono a tali malattie attraverso il controllo insufficiente del tasso di sintesi proteica.


I ricercatori vogliono ora studiare se la gestione di questo tasso del complesso CCR4-Not a funzionamento normale può consentire anche di controllare il ripiegamento delle proteine ​​e il loro trasporto ​​alla destinazione appropriata nel corpo.

 

 

 


Fonte: Tohoku University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Robert Buschauer, Yoshitaka Matsuo, Takato Sugiyama, Ying-Hsin Chen, Najwa Alhusaini, Thomas Sweet, Ken Ikeuchi, Jingdong Cheng, Yasuko Matsuki, Risa Nobuta, Andrea Gilmozzi, Otto Berninghausen, Petr Tesina, Thomas Becker, Jeff Coller, Toshifumi Inada, Roland Beckmann. The Ccr4-Not complex monitors the translating ribosome for codon optimality. Science, 17 Apr 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)