Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Dall'architetto all'assistente sociale: un lavoro complesso può proteggere memoria e pensiero

Le persone le cui mansioni richiedono di lavorare in modo complesso con gli altri, come gli assistenti sociali e gli avvocati, o con i dati, come gli architetti o i grafici, possono finire per avere memoria e abilità di pensiero più durature rispetto alle persone che fanno un lavoro meno complesso, secondo una ricerca pubblicata ieri 19 novembre on line su Neurology, la rivista medica dell'American Academy of Neurology.


"Questi risultati suggeriscono che gli ambienti di lavoro più stimolanti possono aiutare le persone a mantenere le loro capacità di pensiero, che potrebbero essere conservate per anni dopo il pensionamento", ha detto l'autore dello studio Alan J. Gow, PhD, della Heriot-Watt University e del Center for Cognitive Aging and Cognitive Epidemiology di Edimburgo in Scozia. "Queste scoperte ci hanno permesso di identificare i tipi di offerte di lavoro che conservano la memoria e il pensiero più a lungo".


Per lo studio è stata testata all'Università di Edimburgo la memoria e la capacità di pensiero di 1.066 scozzesi con un'età media di 70 anni. I test hanno esaminato la memoria, la velocità di elaborazione e la capacità di pensare in generale. I ricercatori hanno anche raccolto informazioni sul lavoro che avevano fatto i partecipanti.


Ai nomi dei lavori sono stati assegnati punteggi in base alla complessità del lavoro con le persone, i dati e le cose. Ad esempio, i lavori complessi potrebbero comportare coordinamento o sintesi di dati, mentre i lavori meno complessi potrebbero comportare copia o confronto dei dati. Se si parla di lavorare con gli altri, i ruoli più complessi potrebbero comportare istruire, negoziare o dare consulenza, mentre i lavori meno complessi potrebbero comportare prendere istruzioni o aiutare.


L'analisi ha usato i livelli di complessità secondo il Dizionario dei Titoli Professionali (Dictionary of Occupational Titles).

  • Esempi di lavori con punteggi alti per la complessità del lavoro con le persone sono: avvocato, assistente sociale, chirurgo o affidatario del servizio sociale.
  • Esempi di lavori che hanno punteggi più bassi per la complessità del lavoro con la gente sono: operaio, rilegatore, pittore, posatore di moquette.
  • Esempi di lavori con punteggi alti per la complessità del lavoro con i dati sono: architetto, ingegnere civile, disegnatore grafico o musicista.
  • Esempi di lavori che hanno punteggi più bassi per la complessità del lavoro con i dati includono: operaio edile, operatore telefonico o distributore di cibo.


I ricercatori avevano anche a disposizione il punteggio QI da test effettuati quando i partecipanti avevano 11 anni. Lo studio ha scoperto che i partecipanti che avevano posti di lavoro con livello più elevato di complessità con dati e persone, come la direzione e l'insegnamento, avevano anche punteggi migliori nei test di memoria e di pensiero. I risultati sono rimasti gli stessi dopo aver esaminato il QI all'età di 11 anni, gli anni di istruzione e la mancanza di risorse nell'ambiente in cui aveva vissuto la persona (sulla base di informazioni fornite dal territorio in termini di criminalità e di accesso ai servizi, per esempio).


Nel complesso, l'effetto dell'occupazione era piccolo, rappresentando circa dall'1 al 2 per cento della varianza tra le persone con lavori di complessità alta e bassa, che è paragonabile ad altri fattori come ad esempio l'associazione tra non fumare e una migliore capacità di pensiero nella vita adulta.


I ricercatori hanno discusso se un ambiente più stimolante può costituire la «riserva cognitiva» della persona, che agisce come un tampone permettendo al cervello di funzionare a dispetto dei danni, o se le persone con capacità maggiori di pensiero sono quelle che possono andare in occupazioni più impegnative. "Questi risultati forniscono la prova di fatto per entrambe le teorie", ha detto Gow.


"La scomposizione del fattore QI all'età di 11 anni spiega circa il 50 per cento della varianza nell'abilità di pensiero in età avanzata, ma non tiene conto di tutta la differenza. Cioè, anche se è vero che le persone che hanno maggiori capacità cognitive hanno maggiori probabilità di ottenere posti di lavoro più complessi, sembra comunque che ci sia un piccolo vantaggio acquisito da questi lavori complessi per le competenze di pensiero in seguito"
.

 

********
Lo studio è stato finanziato da Age UK, nell'ambito di un programma di ricerca più vasto chiamato Disconnected Mind, con supporto aggiuntivo dal Medical Research Council e la Biotechnology and Biological Sciences Research Council.

 

 

 

 

 


FonteAmerican Academy of Neurolog  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  Emily L. Smart, Alan J. Gow, and Ian J. Deary. Occupational complexity and lifetime cognitive abilities. Neurology, 2014 DOI: 10.1212/WNL.0000000000001075

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.