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Carenza di proteina ABCA7 può indicare un rischio di Alzheimer

Le persone di età compresa tra 60 e 80 anni con livelli bassi di proteina ABCA7 nel cervello sembrano avere più probabilità di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), secondo un nuovo studio pubblicato sul Journal of Neuropatology & Experimental Neurology.


Ricercatori della Temple University hanno analizzato i livelli della proteina trasportatrice ABCA7 responsabile di importanti processi cellulari nel cervello. L'ABCA7 (adenosine triphosphate-binding cassette, subfamily A, member 7) fa parte di un complesso sistema di proteine ​​che, quando è disfunzionale, si correla al tipo di degenerazione neurale e alla placca osservata nelle fasi progressive del MA.


Gli autori concludono che l'ABCA7 può costituire un modo efficace per misurare il rischio di sviluppare il MA, in particolare per le persone tra 60 e 70 anni. Inoltre, lo studio ha scoperto che livelli alti di ABCA7 corrispondevano a una cognizione sana anche oltre gli 80 anni, suggerendo che potrebbe essere un obiettivo attraente per la prevenzione o il trattamento del MA.


La ricerca è stata condotta all'Alzheimer's Center della Temple, che è guidato da Domenico Praticò MD, docente di ricerca sul MA e professore di scienze neurali nella facoltà di medicina.

 

 

 


Fonte: Alzheimer's Center at Temple University via NewWise (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: V Garliyev, [+2], D Praticò, NN Lyssenko. Very low levels of ABCA7 in the cerebrum and Alzheimer's disease onset between the ages of 60 and 80 independently of APOE. J Neuropathol Exp Neurol., 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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