Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuova metrica della circolazione sanguigna nel cervello per comprendere meglio la demenza

Ricercatori dell'Istituto Matai e dell'Auckland Bioinginging Institute hanno sviluppato una nuova metrica della circolazione sanguigna misurata nel nostro cervello, aprendo nuove strade di ricerca per le condizioni cerebrali, che includono il morbo di Alzheimer (MA) e altre forme di demenza.

 

Lo studio pubblicato su Scientific Reports Nature, che descrive la nuova metrica basata sulla tecnologia MRI a flusso 4D, ha Sergio Dempsey come primo autore, con i colleghi dott. Soroush Safaei e Gonzalo Maso Talou dell'Auckland BioEngeting Institute, insieme alla co-autrice dott.ssa Holdsworth dell'Università di Auckland.


Ogni volta che il cuore batte, pompa il sangue attraverso i vasi sanguigni del cervello, inducendoli a espandersi leggermente e poi a rilassarsi, proprio come aumenta e cala il sangue che ti pulsa nelle vene quando lo ascolti nel polso. Questa pulsazione nel cervello aiuta a distribuire uniformemente il sangue nelle diverse aree del cervello, garantendo che tutte ricevano l'ossigeno e i nutrienti di cui hanno bisogno per funzionare correttamente.


Nei vasi sani, l'onda di pulsazione viene smorzata prima che raggiunga i vasi più piccoli, dove l'elevata pulsatilità potrebbe essere dannosa. La nuova metrica fornisce una misura completa del rischio di pulsatilità dei vasi capillari, ed è particolarmente cruciale perché una maggiore pulsatilità vascolare è legata a diverse condizioni cerebrali, compreso il MA e altre forme di demenza.


Misurando accuratamente come viene trasmessa la pulsatilità nel cervello, i ricercatori possono comprendere meglio i meccanismi sottostanti di queste malattie e potenzialmente guidare lo sviluppo di nuovi trattamenti. Gli attuali metodi di risonanza magnetica devono affrontare i limiti dovuti a variazioni anatomiche e vincoli di misurazione.


La nuova tecnica rimuove questo problema integrando migliaia di misurazioni in tutti i vasi cerebrali, piuttosto che, come nel metodo tradizionale, guardare un singolo punto. Ciò fornisce una rappresentazione metrica più ricca di tutto il cervello.


"La capacità di misurare il modo in cui la pulsatilità viene trasmessa attraverso le arterie del cervello potrebbe rivoluzionare il nostro approccio alle malattie neurologiche e sostenere la ricerca nelle ipotesi di danno vascolare", afferma Dempsey. "Il nostro metodo consente una valutazione dettagliata della salute vascolare del cervello, che spesso è compromessa nei disturbi neurodegenerativi".


Lo studio ha anche evidenziato il potenziale di migliorare le valutazioni cliniche e la ricerca sulla salute del cervello. Integrando questa nuova metrica nelle procedure diagnostiche di routine, gli operatori sanitari possono offrire piani di assistenza più precisi e personalizzati alle persone a rischio, o che soffrono già, di deterioramento cognitivo.


Per sfruttare al meglio le implicazioni della nuova metrica per l'assistenza ai pazienti, i ricercatori hanno reso disponibili i loro strumenti, integrandoli in un software open source preesistente. Ciò consente agli scienziati e ai medici di tutto il mondo di adottare la metodologia avanzata, promuovendo ulteriori ricerche e collaborazione nel campo della neurologia.


"I nostri risultati sono un passo promettente verso una migliore comprensione dei contributi vascolari alla neurodegenerazione", afferma la prof.ssa associata Samantha Holdsworth, direttrice della ricerca dell'Istituto Mātai all'Università di Auckland. "Siamo entusiasti del potenziale metrico per diventare una parte standard delle valutazioni neurologiche e dell'impatto positivo che potrebbe avere su milioni di vite".


Il team di ricerca sta pianificando ulteriori studi per esplorare le applicazioni di questa tecnica in popolazioni più grandi e diverse, a partire dal Digital Twin Dementia Study che partirà al Mātai alla fine di questo mese.


I risultati dello studio iniziale della metrica hanno anche identificato importanti differenze sessuali nella dinamica vascolare che hanno fatto partire un nuovo studio incentrato sulle dinamiche legate al sesso, che inizierà al Matai e al Center for Advanced MRI a novembre di quest'anno.

 

 

 


Fonte: University of Auckland (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: S Dempsey, [+2], GD Maso Talou. Measuring global cerebrovascular pulsatility transmission using 4D flow MRI. Scientific Reports, 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.