Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuova app per smartphone può migliorare in modo significativo il richiamo dei ricordi

HippoCamera app

Ricercatori dell'Università di Toronto hanno dimostrato che una nuova applicazione di smartphone aiuta a migliorare significativamente il richiamo della memoria, il che potrebbe dare benefici alle persone nelle prime fasi del morbo di Alzheimer (MA) o con altre forme di deterioramento della memoria.


Chiamata HppoCamera, per la sua capacità di imitare la funzione dell'ippocampo del cervello per costruire e conservare la memoria, l'app migliora la codifica dei ricordi immagazzinati nel cervello, aumentando l'attenzione agli eventi quotidiani e consolidandoli in modo più distintivo, consentendo così in seguito di richiamarli in modo più ricco e completo.


Con un processo in due fasi, gli utenti della HippoCamera registrano un breve video fino a 24 secondi di un momento che vogliono ricordare, con una breve descrizione audio di otto secondi dell'evento. L'app combina i due elementi proprio come farebbe l'ippocampo del cervello, con il componente video accelerato che imita aspetti della funzione dell'ippocampo e facilita una revisione efficiente. Gli utenti rivedono quindi i suggerimenti prodotti dalla HippoCamera in momenti successivi in modo curato e regolare per rafforzare la memoria e consentire il richiamo dettagliato.


"Abbiamo scoperto che i ricordi aiutati della HippoCamera erano di lunga durata e che funzionava per tutti i partecipanti allo studio: anziani sani, quelli con un inizio di declino cognitivo e persino un caso con amnesia grave per una lesione cerebrale acquisita", ha detto la coautrice senior Morgan Barense, prof.ssa del Dipartimento di Psicologia e ricercatrice di neuroscienze cognitive. "Molti mesi dopo la fine della parte iniziale dello studio, e senza aver visto le registrazioni della HippoCamera, i partecipanti sono riusciti a ricordare questi ricordi in dettaglio".


Lo studio, pubblicato su PNAS, mostra che gli utenti regolari dell'app sono stati in grado di ricordare oltre il 50% in più di dettagli sulle esperienze quotidiane che hanno avuto luogo fino a sei mesi prima, rispetto ad aver memorizzato solo gli eventi e non averli mai rivisti. La nuova ricerca suggerisce che la riattivazione sistematica dei ricordi per le esperienze recenti del mondo reale può aiutare a mantenere un ponte tra il presente e il passato negli anziani ed è promettente per le persone nelle prime fasi del MA o di altre forme di compromissione della memoria.


Lo studio ha anche scoperto che la revisione dei suggerimenti alla memoria della HippoCamera ha comportato un sentimento più positivo durante il successivo recupero.


"C'è qualcosa nell'essere in grado di ricordare meglio questi eventi che fa sentire le persone più vicine una all'altra e più positive", ha detto la Barense, scienziata del Rotman Research Institute di Baycrest, che sta guidando lo sviluppo dell'app. "Questa è una scoperta davvero importante date le nostre conoscenze sulla demenza e il fatto che una reminiscenza positiva o il concentrarsi su eventi di vita positivi e emozioni positive può migliorare sia la memoria che il benessere nella demenza".


Per lo studio, i partecipanti hanno registrato con la HippoCamera brevi filmati unici per eventi quotidiani che volevano ricordare, e successivamente hanno riprodotto questi suggerimenti alla memoria circa 8 volte in 2 settimane in un esperimento e in 10 settimane nel secondo. I ricercatori hanno quindi iniziato un compito di richiamo in cui mostravano ai partecipanti i loro suggerimenti alla memoria e chiedevano loro di descrivere tutto ciò che potevano ricordare su ogni evento.


Questo compito era seguito da scansioni fMRI del cervello in cui i ricercatori misuravano i modelli di attività cerebrale mentre i partecipanti vedevano i loro spunti e completavano un test di memoria. Tre mesi dopo, senza alcuna riproduzione dei ricordi con la Hippocamera e senza aver avuto accesso agli indizi, ai partecipanti è stato chiesto di ricordare questi eventi una seconda volta.


"In media, abbiamo visto nel richiamo successivo un aumento di oltre il 50% della quantità di informazioni ricche e dettagliate che la persona era in grado di ricordare sugli eventi che sono avvenuti fino a 200 giorni prima, il che è significativo"
, ha affermato Chris Martin, assistente professore del Dipartimento di Psicologia della Florida State University e primo autore dello studio. “La memoria è veramente indipendente; un suggerimento forte può portare con sé un altro ricordo, che a sua volta può alimentarne un altro. Devi solo concentrarti sul suggerimento per cominciare".


Le scansioni cerebrali hanno mostrato che la riproduzione di spunti di memoria della HippoCamera ha cambiato il modo in cui sono state codificate queste esperienze quotidiane nell'ippocampo, che ha un ruolo consolidato nella memorizzazione di ricordi dettagliati delle esperienze recenti. L'attività correlata al richiamo nell'ippocampo era più specifica, il che significa che la riproduzione della IppoCamera aiuta ad assicurarsi che i ricordi di eventi diversi rimangano separati l'uno dall'altro nel cervello.


"Il ricordo più dettagliato visto in precedenza nello studio era associato a spunti di memoria più differenziati nell'ippocampo"
, ha affermato Martin. “Che l'HippoCamera aiuti l'ippocampo a codificare distintamente i ricordi, che quindi non si confondono l'uno con l'altro, spiega perché gli utenti erano in grado di ricordare eventi passati così in dettaglio. È la prova che la riattivazione della memoria ricca e dettagliata promuove la differenziazione della memoria a livello neurale e ciò ci consente di rivivere mentalmente il passato con dettagli vividi".


Un fattore chiave nell'efficacia della HippoCamera, affermano i ricercatori, è il senso di scopo e di intenzione inerenti al suo uso. Con la sua stessa conformazione, l'intervento spinge gli utenti a pensare a ciò che vogliono ricordare e perché un momento particolare è importante per loro, e quindi si impegnano regolarmente a ricordare in modo significativo.


"Qualcuno che si impegna a usare la HippoCamera rivede la propria vita prestando attenzione a ciò che gli sta accadendo, chiedendosi se si tratta di un evento che vuole fissare", ha detto la Barense. "Se lo è, si prenderà il tempo di fermarsi e descrivere quell'evento. E quell'atto di avvicinarsi con maggiore attenzione agli eventi nella nostra vita farà bene alla memoria. Poi più tardi, c'è più intenzione nel modo di studiare quei ricordi, ci prendiamo il tempo di rivederli usando tecniche di apprendimento ottimali".


I ricercatori notano che quando le persone iniziano a perdere i loro ricordi esistenti in qualsiasi momento della loro vita, così come la loro capacità di crearne di nuovi, iniziano a perdere il senso di sé. Di conseguenza, spesso si disimpegnano dalle persone e dagli eventi nella loro vita.


"La memoria e il nostro senso di identità sono legati molto strettamente", ha detto la Barense, che sta ricevendo supporto dalla nuova impresa UTEST della U-of-T per portare l'app dal laboratorio al mercato. "Sappiamo chi siamo come persone ricordando le cose che abbiamo fatto. La nostra speranza con la HippoCamera è che, aiutando le persone a sentirsi più vicine ad altri individui ed eventi della loro vita, possiamo aiutare a restituire loro il senso di sé".

 

 

 

 


Fonte: University of Toronto (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: CB Martin, ...[+6], MD Barense. A smartphone intervention that enhances real-world memory and promotes differentiation of hippocampal activity in older adults. PNAS, 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.