Nuove prove ottenute da Marcia Pescador Jimenez suggeriscono che l'esposizione residenziale a spazi verdi può migliorare la velocità di elaborazione, l'attenzione e la funzione cognitiva generale.
La funzione cognitiva in mezza età è un forte predittore del fatto che una persona possa sviluppare la demenza più avanti nella vita. Un nuovo studio condotto da ricercatori della Boston University ha scoperto che l'aumento dello spazio verde nelle aree residenziali potrebbe aiutare a migliorare la funzione cognitiva nelle donne di mezza età e che questa associazione potrebbe essere spiegata da una riduzione della depressione, anch'essa fattore di rischio per la demenza.
Lo studio, pubblicato su JAMA Network Open, ha scoperto che l'esposizione allo spazio verde intorno alla propria casa e al quartiere circostante potrebbe migliorare la velocità di elaborazione e l'attenzione, nonché aumentare la funzione cognitiva complessiva. I risultati hanno anche mostrato che una depressione ridotta può aiutare a spiegare l'associazione tra spazi verdi e cognizione, confermando le ricerche precedenti che avevano collegato l'esposizione a parchi, giardini comunitari e altre aree naturali con una migliore salute mentale.
La prima autrice dello studio Marcia Pescador Jimenez, professoressa assistente di epidemiologia, afferma:
"Alcuni dei modi principali con cui la natura può migliorare la salute è aiutando le persone a riprendersi dallo stress psicologico e incoraggiandole a socializzare con gli amici, entrambi mezzi per aumentare la salute mentale.
“Questo studio è tra i pochi a fornire prove del fatto che gli spazi verdi possono dare benefici alla funzione cognitiva nell'età più avanzata. I nostri risultati suggeriscono che lo spazio verde dovrebbe essere studiato come potenziale approccio a livello di popolazione per migliorare la funzione cognitiva".
Per lo studio, la Pescador Jimenez e i colleghi della Boston University, della Harvard University, del Brigham and Women's Hospital, della Harvard Medical School e del Rush Medical College hanno stimato lo spazio verde residenziale con una metrica satellitare basata sulle immagini chiamata Normalized Difference Vegetation Index (NDVI).
Hanno misurato la velocità psicomotoria, l'attenzione, l'apprendimento e la memoria di lavoro a 13.594 donne di 61 anni in media e principalmente bianche, dal 2014 al 2016. Le donne erano iscritte al Nurses’ Health Study II, il secondo di tre indagini, tra le più grandi del paese, sui fattori di rischio delle malattie croniche nelle donne.
Dopo l'aggiustamento dei dati per età, razza e stato socioeconomico individuale e di vicinato, i ricercatori hanno scoperto che l'esposizione agli spazi verdi era associata alla velocità psicomotoria e all'attenzione, ma non all'apprendimento o alla memoria di lavoro.
Oltre alla depressione, i ricercatori hanno anche esaminato i ruoli potenziali dell'inquinamento atmosferico e dell'attività fisica nello spiegare l'associazione tra spazio verde e funzione cognitiva e sono stati sorpresi di trovare solo prove della depressione come fattore di mediazione.
"Teorizziamo che la depressione potrebbe essere un meccanismo importante attraverso il quale lo spazio verde può rallentare il declino cognitivo, in particolare nelle donne, ma la nostra ricerca continua per comprendere meglio questi meccanismi", afferma la Pescador Jimenez. “Sulla base di questi risultati, i medici e le autorità di sanità pubblica dovrebbero considerare l'esposizione allo spazio verde come un fattore potenziale per ridurre la depressione e quindi aumentare la cognizione. I politici e gli urbanisti dovrebbero concentrarsi sull'aggiunta di più spazio verde nella vita di tutti i giorni per migliorare la funzione cognitiva".
Mentre lo studio mostra evidenze di questa associazione, la metrica di spazio verde usata dai ricercatori per misurare l'esposizione allo spazio verde non differenzia tra i tipi specifici di vegetazione. In un nuovo progetto finanziato dal National Institute on Aging, la Pescador Jimenez applicherà algoritmi di apprendimento profondo alle immagini di Google Street View per comprendere meglio quali elementi specifici di verde, come alberi o erba, potrebbero essere i fattori trainanti per la salute.
I ricercatori sperano anche che il loro studio sia replicato tra altre popolazioni razziali/etniche e si valutino le associazioni con il declino cognitivo per periodi di tempo più lunghi.
"La distribuzione degli spazi verdi nelle città non è uniforme", afferma la Pescador Jimenez. "Aumentare l'accesso quotidiano alla vegetazione tra i gruppi vulnerabili nelle città urbane è un prossimo passo cruciale per raggiungere l'equità sanitaria".
Fonte: Jillian McKoy in Boston University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Riferimenti: Marcia Jimenez, ...[+6], Peter James. Residential Green Space and Cognitive Function in a Large Cohort of Middle-Aged Women. JAMA Netw Open, 27 Apr 2022, DOI
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