Sebbene i sintomi del morbo di Alzheimer (MA) avanzato siano ben noti, la diagnosi della malattia nelle prime fasi richiede test cognitivi attenti da parte dei neurologi.
La scoperta di un rapporto unico di due metaboliti nei campioni di sangue dei pazienti di MA iniziale è promettente per accelerare la diagnosi, consentendo un inizio precoce dei trattamenti.
“Ci ha piacevolmente sorpreso scoprire che il rapporto delle due molecole 2-aminoetil diidrogeno fosfato e taurina, ci consente di discriminare in modo affidabile campioni di pazienti con MA allo stadio iniziale", ha affermato la dott.ssa Sandra Banack, prima autrice dello studio pubblicato su PLOS One e scienziata senior dei Brain Chemistry Labs di Jackson Hole.
I campioni di sangue sono stati prelevati da pazienti arruolati in uno studio di fase II approvato dalla FDA presso il Dartmouth Hitchcock Medical Center nel New Hampshire e quindi spediti ai Brain Chemistry Labs per l'analisi. I tentativi attuali di diagnosticare il MA da campioni di sangue dipendono dalla presenza di frammenti di amiloide, le molecole che causano grovigli cerebrali e placche.
"Ai Brain Chemistry Labs, consideriamo le placche amiloidi come una conseguenza piuttosto che la causa del MA", spiega il dott. Paul Alan Cox, direttore esecutivo dei Brain Chemistry Labs. "Ciò che è entusiasmante in questa nuova scoperta è che non si basa sull'amiloide e il test può essere eseguito su apparecchiature analitiche già presenti nella maggior parte degli ospedali importanti".
Fonte: Brain Chemistry Labs (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Riferimenti: Sandra Anne Banack, AC Stark, PA Cox. A possible blood plasma biomarker for early-stage Alzheimer’s disease. PLOS One, 21 Apr 2022, DOI
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