Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Citochina rilasciata dalle cellule sotto stress è un segno precoce di varie demenze

Citochina rilasciata dalle cellule sotto stress è un segno precoce di varie demenzeStruttura dei mitocondri, le centrali energetiche delle cellule.I ricercatori dell'Università di Basilea e del relativo l'Ospedale universitario hanno scoperto un fattore che potrebbe supportare la diagnosi precoce di malattie neurodegenerative come l'Alzheimer o il Parkinson.


Questa citochina è indotta dalle reazioni allo stress cellulare dopo i disturbi dei mitocondri, le 'centrali energetiche delle cellule', come scrivono i neuropatologi nella rivista Cell Reports.


Il normale funzionamento delle cellule umane si basa sull'interazione coordinata di diversi organelli cellulari. In molti casi, una comunicazione compromessa tra questi organelli porterà all'attivazione di una risposta allo stress per garantire la sopravvivenza delle cellule interessate.


Questo è stato ora dimostrato in dettaglio per i neuroni del cervello. Il gruppo di ricerca è diretto dal Prof. Dr. Stephan Frank dell'Istituto di genetica e patologia medica dell'Università di Basilea e del suo Ospedale; sono state coinvolte anche le università di Cambridge (Regno Unito) e Padova (Italia).


I neuropatologi sono riusciti a dimostrare che le menomazioni a livello dei mitocondri, chiamati di solito 'centrali energetiche delle cellule', colpiscono anche gli organelli vicini, come il cosiddetto 'reticolo endoplasmatico'. Una reazione allo stress, attivata consecutivamente, porta al rilascio del 'fattore di crescita dei fibroblasti 21' (FGF21) da parte delle cellule nervose con i mitocondri disturbati.


I ricercatori di Basilea hanno inoltre osservato che la stessa sostanza è indotta anche in vari modelli di disturbi neurodegenerativi, dove può essere rilevata prima della morte delle cellule neuronali.

 

Terapie contro lo stress cellulare cronico?

Poiché lo stress cellulare cronico è un fattore importante nello sviluppo delle malattie neurodegenerative, l'FGF21 potrebbe potenzialmente diventare biomarcatore per individuare prima dei sintomi malattie come l'Alzheimer o il Parkinson.


Tuttavia, poiché l'FGF21 può anche essere prodotto da altri tessuti e organi, come ad esempio il tessuto adiposo e il fegato, saranno necessari ulteriori test rigorosi a tale riguardo. La disponibilità di un robusto biomarcatore rappresenterebbe un importante progresso nello sviluppo di nuovi approcci mirati allo stress cellulare cronico per fornire neuroprotezione.


Le spese sanitarie annuali per i disturbi neurodegenerativi associati alla demenza ammontano a circa 6 miliardi di Euro solo in Svizzera, con stime demografiche che prevedono un aumento del 70% della prevalenza di questi disturbi nei prossimi dieci anni a causa dell'aumento dell'aspettativa di vita.

 

 

 


Fonte: University of Basel (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Lisa Michelle Restelli, Björn Oettinghaus, Mark Halliday, Cavit Agca, Maria Licci, Lara Sironi, Claudia Savoia, Jürgen Hench, Markus Tolnay, Albert Neutzner, Alexander Schmidt, Anne Eckert, Giovanna Mallucci, Luca Scorrano, Stephan Frank. Neuronal Mitochondrial Dysfunction Activates the Integrated Stress Response to Induce Fibroblast Growth Factor 21. Cell Reports, 2018; 24 (6): 1407 DOI: 10.1016/j.celrep.2018.07.023

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.