Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Risvegliare il cuore della compassione

A volte i risvegli più potenti ci vengono nei momenti più difficili della vita. Quella fu la mia esperienza il giorno in cui mio marito Hob stava affrontando le sfide dell'Alzheimer avanzato. Sembrava che tutto andasse storto: le chiavi della macchina perse, una tubazione che perdeva, le piante domestiche che si afflosciavano nell'abbandono, la comunicazione interrotta tra noi: la catastrofe completa, come la chiamava Zorba il greco.


Sicuramente la maggior parte di noi ha momenti in cui va a pezzi e si fonde emotivamente. È lì che ero - sopraffatta, esausta e con il cuore spezzato per lo spietato declino di mio marito verso la demenza. In un momento di disperazione, mi ritrovai con una mano sul cuore, recitando in un sussurro, "Che io possa avere compassione per me stessa. Che io possa avere compassione per me stessa". Molte volte, insistentemente.


Quando la tensione emotiva cominciò ad attenuarsi, le parole cambiarono spontaneamente: "Che io possa avere compassione per lui. Che io possa avere compassione per lui". E infine, "Chi io possa avere compassione per tutti coloro che soffrono di demenza", ripetuto più volte, con la mano ancora sul cuore, ora addolcita dalla mia stessa attenzione al mio dolore.


È stata un'esperienza memorabile. Quella fu la prima volta che provai una profonda compassione per me stessa. Quanto più facile era provare compassione per gli altri.


Potremmo dire che immergersi nella compassione è sia l'inizio che la fine del percorso spirituale. Gli insegnamenti della saggezza ci assicurano che la compassione è una condizione innata del cuore, eppure perdiamo il contatto con questa verità. Qualsiasi stato mentale / emotivo contratto interrompe la nostra compassione, perché inevitabilmente, nella nostra umanità, ci occupiamo di uno spettro di emozioni stimolanti: paura, rabbia, ansia, tristezza, dolore e così via.


È utile rendersi conto che la compassione è agrodolce. La parte amara è che la vita ci lancia continuamente sfide enormi: dolore, malattia, perdita, morte; eppure quelle stesse realtà - dure e non invitate - aprono i nostri cuori. La realtà raramente si adatta alle nostre speranze; questa è la parte difficile. La parte dolce è che il nostro cuore si apre con sentimento, amore e compassione verso noi stessi e gli altri. Scopriamo la nostra interconnessione con gli altri e con il mondo.


Tra le molte immagini amate per compassione troviamo Kuan Yin in Cina e Tara nel Tibet. I loro nomi significano: "Lei che ascolta le grida del mondo". Scopriamo che le grida del mondo sono anche le nostre grida, che pratichiamo per trasformare la nostra sofferenza e, a sua volta, la sofferenza di chi ci circonda.


La compassione sorge nei momenti più piccoli: quando ascoltiamo profondamente, contattiamo un amico nel bisogno, sorridiamo a un estraneo, ci connettiamo con la persona in partenza o qualsiasi piccola azione che crea una connessione e contribuisce al benessere di altre persone. In questi momenti, nota il calore del cuore che sorge in te e che è sicuramente trasmesso agli altri.


La compassione per se stessi - poiché questo è uno dei nostri punti di partenza - è una pratica semplice ma potente che risveglia il cuore e ci collega agli altri. Che tutti noi possiamo coltivare un cuore compassionevole per il bene di tutti coloro che sono nella nostra vita e per gli esseri ovunque siano.

 

 

 


Fonte: Olivia Hoblitzelle autrice di Aging With Wisdom: Reflections, Stories & Teachings (Invecchiare con saggezza: riflessioni, storie e insegnamenti) e di Ten Thousand Joys & Ten Thousand Sorrows: A Couple’s Journey Through Alzheimer’s (Dieci mila gioie e dieci mila pene: il viaggio di una coppia attraverso l'Alzheimer).

Pubblicato su Psychology Today (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.