Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


5 modi creativi per aiutare un proprio caro con demenza

5 modi creativi per aiutare un proprio caro con demenza

Occuparsi di una persona con demenza può essere estremamente impegnativo, in quanto è una condizione molto imprevedibile e complessa.


La persona può avere problemi di orientamento e può perdersi facilmente nella propria casa, oltre ad avere difficoltà sensoriali. Ha anche perdita di memoria e può essere confusa. A causa di questo, è di vitale importanza concentrarsi su ciò che possono fare le persone con demenza, piuttosto che quello che non riescono più a fare.


Mantenere occupate le persone con demenza, e fare attività interessanti, per tenere attivo il loro cervello e ridurre la loro ansia. Le persone affette da demenza vivono molto nel momento, quindi è importante renderlo più divertente e piacevole possibile. Anche se in seguito non riescono a ricordare il motivo per cui si sono sentite felici, proveranno ancora l'emozione di felicità dopo l'evento.


Ecco cinque cose che puoi fare per rendere più appagante la vita di una persona con demenza ...

 

1. Musica

C'è un crescente corpo di ricerca che mostra l'enorme impatto che la musica e il canto possono avere sulle persone con demenza. La musica può essere estremamente stimolante, rendendo le persone più attente ed espressive. Dà anche loro l'opportunità di ricordare.

Il professor Paul Robertson, violinista e accademico che ha fatto una ricerca sulla musica nella cura della demenza, ha trovato che le persone "rimangono contattabili come esseri musicali, a un certo livello, fino alla fine della vita". Il sistema uditivo del cervello è il primo a funzionare pienamente a 16 settimane, il che significa che le persone sono musicalmente ricettive molto tempo prima che qualsiasi altra cosa. "Quindi è un caso di prima-dentro-ultimo-fuori quando si tratta di un guasto alla memoria provocato da demenza", dice.

L'Alzheimer's Society organizza sessioni "Singing in the brain" in varie località di tutto il paese. Tuttavia la cosa grandiosa del canto è che può essere fatto ovunque, anche in macchina, come ha dimostrato Teddy 'Mac' McDermott che recentemente ha raggiunto la fama online come 'The Songaminute Man' quando suo figlio Simon ha postato il video di suo padre che canta durante il loro personale 'Carpool Karaoke' su YouTube, che è diventato virale e un successo in tutto il mondo.

 

2. Arte

Osservare e creare opere d'arte può migliorare la vita delle persone affette da demenza. La creazione di arte, che sia pittura, disegno, collage, ceramica o scultura, permette alle persone di esprimersi e dà uno sbocco alle loro emozioni. Gli studi hanno dimostrato che le persone con demenza che si impegnano in sessioni di arte-terapia diventano mentalmente più nitide, più calme e più socievoli.

«Arts 4 dementia» organizza tutta una serie di workshop e sessioni sul suo sito web. Anche l'organizzazione Create gestisce programmi stimolanti e coinvolgenti di arte per gli anziani, e in particolare per quelli con demenza.

 

3. Danza

La danza può avere un ruolo fondamentale nel calmare le persone affette da demenza, quando sono agitate. Essa ha anche il vantaggio di mantenerle in forma. Non lasciarti scoraggiare se la persona che assisti ha una mobilità limitata, in quanto può ancora ballare da seduta. Anche coloro che sono molto fragili si entusiasmeranno quando ballano e potranno godere del collegamento con gli altri

La Dott.ssa Azucena Guzmán García, ricercatrice di demenza, ha svolto una ricerca che dimostra che la danza migliora l'umore, fa bene al benessere fisico e aiuta anche a rafforzare il legame di fiducia tra l'operatore assistenziale o il caregiver e la persona con demenza.

Inoltre, la danza migliora il tono muscolare, la forza, la resistenza, la forma fisica, e aiuta a prevenire le cadute. La danza può anche aumentare la funzionalità del cervello e consentire alle persone di esprimersi senza diventare frustrate per l'uso del linguaggio.

Prima di tutto la danza è divertimento e si vedrà la persona assistita sorridente e felice. La danza può essere fatta a casa o si possono cercare eventuali centri diurni che la organizzano.

 

4. Esercizio fisico

L'esercizio fisico può essere enormemente utile per le persone con demenza e può essere adattato all'individuo, con opzioni che vanno dalla passeggiata all'aria aperta, al nuoto e al ping pong.

Migliorare la forma fisica manterrà più a lungo l'indipendenza delle persone con demenza, ridurrà il rischio di cadute e migliorerà gli schemi di sonno. Anche le persone con mobilità limitata possono fare qualche forma di esercizio.

 

5. Giardinaggio

Il giardinaggio è un'altra attività molto appagante che può essere fatta con le persone che vivono con demenza. Esso consente alle persone di usare le loro abilità motorie che aiutano la forza e l'equilibrio e, ancora una volta, riduce il rischio di cadute. Uscire all'aria aperta è di vitale importanza per stimolare i sensi. Se le persone hanno una mobilità limitata possono diventare incapaci di un giardinaggio più fisico, ma possono ancora aiutare a piantare i semi e i fiori in vaso, e così facendo possono sentire la terra sulla loro pelle e l'odore delle erbe e dei fiori.

Sentire il sole sulla pelle aumenterà il senso di benessere e la luce naturale aiuterà a regolare il loro orologio biologico e a farli dormire meglio la notte.

Però non deve essere complicato. Un giardinaggio semplice, come piantare vasi di erbe o creare una cassetta alla finestra con bulbi, porterà piacere e un vero senso di realizzazione.

 

 

 


Fonte: Davina Ludlow in NetDoctor (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.