Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Gestire il wandering in demenza: impedirlo e/o rintracciare la persona cara se si perde.

Il wandering (vagare, errare, perdersi) è un problema molto grave che può provocare disorientamento, lesioni e morte. Se la persona cara mostra un comportamento errante, come aprire la porta d'ingresso o uscire, dovresti immediatamente lavorare per evitare il wandering.

Puoi prevedere misure per rintracciarla se vaga fuori di casa (o di un ristorante o di un negozio) nonostante i tuoi migliori sforzi. Ecco un elenco di metodi per scoraggiare/impedire il wandering e riportare a casa in sicurezza la persona persa.

 

Individua gli scatenanti che causano il wandering; risolvi le situazioni con calma

Usa l'ABC del cambiamento di comportamento per trovare gli antecedenti che portano a vagare e fai di tutto per eliminarli. A volte, semplici segnali visivi sono efficaci, come un cartello rosso ottagonale 'Stop' posizionato su una porta o una soglia, che dà un indizio visivo al tuo caro che non dovrebbe superarlo.

Se lo cogli mentre cerca di uscire di casa, usa le 4R (rassicurare, riconsiderare, reindirizzare e rilassare) - per aiutarlo a rimanere al sicuro nel momento. Se è determinato a uscire di casa, a volte fare con lui una passeggiata nel quartiere o un breve giro in macchina, può risolvere la situazione con un conflitto minimo.

 

Blocca le porte

Un modo semplice per impedire il wandering è installare blocchi alle porte in modo che non possano essere aperte facilmente dall'interno della casa. Tuttavia, devi assicurarti di poterle aprire rapidamente in caso di incendio. Le migliori serrature devono essere veloci e facili da aprire, ma fuori vista o complicate, così che la persona cara non possa usarle.

Spesso sono sufficienti semplici chiavistelli nella parte superiore e inferiore della porta. Oppure potresti usare un fermo a livello degli occhi che richiede due o più passaggi per essere sbloccato. Anche certe serrature a prova di bambino funzionano, a seconda dell'individuo e della sua forza.

 

Usa un allarme

Da una semplice campanella meccanica che suona quando viene aperta la porta (come in un negozio) a un sofisticato sistema di allarme domestico, usa un metodo di segnalazione quando una porta viene avvicinata o aperta. Può avvisarti che la persona cara sta cercando di uscire di casa.

Ci sono anche allarmi da letto che ti avvertono quando si alza nel cuore della notte, importante se è un momento in cui vaga. Allo stesso modo, gli allarmi da sedia ti dicono quando la persona cara si alza dalla sua sedia preferita e puoi installare allarmi di movimento che suonano quando qualcuno è vicino alla porta.

 

Dare supervisione

È semplice dire che le persone che potrebbero vagare dovrebbero essere supervisionate, ma sappiamo che è una cosa molto più difficile da fare. Tuttavia, se la persona cara mostra segni di wandering, può essere prudente avere qualcuno con lei di continuo.

Usa i programmi di assistenza di sollievo e diurni. Arruola la famiglia e gli amici per trascorrere qualche ora con lei ogni settimana. Parla con altri nel tuo team di assistenza per aiutarti a trovare soluzioni.

 

Monili di identificazione; usa un servizio di risposta alle emergenze

Visto quanto è comune il wandering nella demenza, con la possibilità di problemi molto gravi, raccomandiamo che tutte le persone con demenza indossino bracciali di identificazione o altri monili che includono nome, diagnosi e numero di emergenza da chiamare.

Alcuni programmi ti consentono di ottenere articoli identificativi anche per te, il che può aiutare a normalizzare l'uso di tali oggetti, soprattutto se pensi che la persona cara possa sentirsi stigmatizzata da questo.

 

Considera i dispositivi di tracciamento

Conosciamo alcune persone che sembrano essere maghi per uscire di casa nonostante i migliori sforzi dei loro caregiver. Alcuni individui sono solo nella fase lieve della demenza e non vagano, eppure si perdono abbastanza di frequente.

In questi casi, un dispositivo di tracciamento portato al polso può essere utile. Le persone abituate a indossare un orologio, di solito trovano normale un dispositivo di tracciamento e, in effetti, ci sono molti orologi elettronici sul mercato da usare per tracciare la persona cara attraverso GPS (global positioning system, sistema di posizionamento globale), cellulare e segnali Wi-Fi.

Alcuni orologi sono realizzati esplicitamente per questo scopo, mentre altri sono orologi intelligenti che chiunque potrebbe acquistare. Altri tipi di tracciatori, come gli Apple AirTags, possono essere portati al polso o intorno al collo o attaccati agli indumenti. Alcuni tracciatori consentono la comunicazione a due vie e altri possono essere facilmente agganciati al sistema di polizia.

 

Scrivi un piano in caso di wandering, non si sa mai.

Quando la persona cara si allontana, è molto difficile rimanere calmi e pensare chiaramente. Questo è uno dei motivi per cui è meglio scrivere un piano ora, nel caso in cui il fatto accada. Potresti includere le seguenti informazioni:

  • Un elenco di persone a cui chiedere aiuto, con i loro numeri di telefono.
  • Aree del tuo quartiere/paese che potrebbero comportare pericoli, come strade trafficate, foreste o specchi/corsi d'acqua.
  • Un elenco di luoghi in cui pensi che potrebbe provare ad arrivare, che si tratti della casa di un amico, del negozio d'angolo, della casa d'infanzia o dove lavorava.

Puoi dare una dozzina di fotografie recenti della persona cara alla polizia, ai volontari e al personale di emergenza, come pure una dozzina di copie delle sue informazioni mediche aggiornate.

 

 

 


Fonte: Andrew E. Budson MD, professore di neurologia alle università di Boston e Harvard

Pubblicato in Psychology Today (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

 

Notizie da non perdere

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.