Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Cosa fa l'Alzheimer al cervello e i segni da cercare

Cosa è il morbo di Alzheimer?

Il neurologo tedesco Alois Alzheimer ha identificato per la prima volta questo disturbo neurologico nel 1906 mentre studiava la patologia di una donna che aveva curato per una malattia mentale insolita.


Mentre esaminava il suo cervello dopo la morte, Alzheimer ha notato cambiamenti marcati nel tessuto cerebrale e ha trovato molti grumi anormali (placche amiloidi) e grovigli di fibre (grovigli neurofibrillari o tau). Queste placche e grovigli nel cervello sono ancora considerati i segni distintivi del morbo di Alzheimer (MA) e sono ancora necessari per una diagnosi patologica.


Il MA è la causa più comune di demenza a livello globale. 'Demenza' è un termine usato per descrivere un malfunzionamento globale del cervello e descrive un gruppo di sintomi associati a un declino della memoria, del ragionamento o di altre capacità di pensiero.


Il deterioramento del cervello causa perdita di memoria e cambiamenti nel comportamento e nella personalità della persona colpita. Esistono più di 400 tipi di demenza, che colpiscono le tre aree del cervello: linguaggio, memoria e processo decisionale.


L'età è il maggiore fattore di rischio noto della malattia. I ricercatori credono che un ruolo nel suo sviluppo possa averlo anche la storia familiare. Inoltre, sono in corso studi per confermare che l'istruzione, l'alimentazione e l'ambiente abbiano un ruolo nello sviluppo del MA e ci sono sempre più prove scientifiche che i comportamenti sani, che hanno dimostrato di prevenire il cancro, il diabete e le malattie cardiache, possono ridurre anche il rischio di declino cognitivo soggettivo.


I sintomi del MA includono perdita di memoria che sconvolge la vita quotidiana, difficoltà a risolvere problemi e ad eseguire compiti familiari, disorientamento con tempo e luogo, difficoltà a comprendere le immagini visive e le relazioni spaziali, difficoltà nel linguaggio, mettere le cose nel posto sbagliato e non riuscire a ritrovarle, carenza di giudizio, ritiro sociale e cambiamenti di umore o di personalità.


Il MA peggiora nel tempo e, in media, una persona con la malattia vive da 4 a 8 anni dopo la diagnosi, ma può vivere fino a 20 anni, a seconda di altri fattori.


I farmaci possono migliorare temporaneamente o rallentare la progressione dei sintomi. Questi trattamenti a volte possono aiutare le persone con MA a massimizzare la loro funzionalità e a mantenere l'indipendenza per un po'. Diversi programmi e servizi possono aiutare a supportare le persone con MA e i loro caregiver.


Se vedi segni di MA in te o in qualcuno che conosci, fissa un appuntamento con un professionista sanitario. Risorse e supporto aggiuntivi sono disponibili in rete o da una associazione Alzheimer locale.


Vedremo altre cause di demenza in articoli futuri.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.