Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Che propositi posso realisticamente fare come caregiver di Alzheimer?

Essere un caregiver di qualcuno con Alzheimer significa mettere i suoi bisogni al di sopra dei tuoi, sempre, ma puoi decidere di prenderti cura di te stesso, in corpo, mente e spirito.


Metti da parte del tempo 'per me' ogni giorno: tempo di riposare, di ringiovanire e di toglierti da situazioni stressanti. Meditare in tranquillità, tenere un diario, pregare e ascoltare musica sono solo alcuni dei modi in cui puoi centrarti e ri-energizzare il tuo spirito. Cerca anche di fare un po' di esercizio fisico ogni giorno e fai scelte alimentari sane.


E non dimenticare di appoggiarti a un amico o a degli amici per consigli e consolazione, come pure per godere dei momenti insieme socialmente. Tieni presente due cose: chiedi aiuto e accetta aiuto. I tuoi amici e i tuoi cari vogliono aiutarti nei tuoi doveri quotidiani di caregiving, quindi accetta le loro offerte di assistenza, senza colpa o esitazione. Impara a chiedere aiuto quando ne hai bisogno.


Ridi! Negli compiti ardui e nelle responsabilità della cura di un malato di Alzheimer o altra demenza, è fondamentale che tu come caregiver mantenga un buon senso dell'umorismo. La risata può aiutarti a far fronte, alleviando lo stress, promuovendo la salute mentale, rafforzando il sistema immunitario e le relazioni familiari. Aiuta ad alleviare la tensione e alleggerisce l'atmosfera per permetterti di godere del momento presente.


Continua a informarti sulla malattia, usando suggerimenti e strategie di altri caregiver, raccomandazioni e risorse per assisterti nel tuo viaggio di caregiving. Più sai del tuo caro, come la sua storia di vita, cosa gli piace e non gli piace, meglio sarai in grado di gestire la comunicazione e le difficoltà comportamentali.


Cerca di celebrare la vita della persona colpita. Vedila dietro la malattia, invece di ciò che la malattia sta facendo per lei. Convalida quell'individuo ogni giorno e sii presente nei vostri momenti insieme.


Milioni di persone fanno propositi a Capodanno, di solito per perdere peso, uscire dai debiti, trascorrere più tempo con i propri cari, smettere di fumare, ecc. Non mettere stress indebito e pressione su te stesso come caregiver con propositi che generano grandi aspettative. Dai valore al dono del caregiving e datti una pacca sulla spalla ogni giorno per il tremendo lavoro che stai facendo.


Il proposito più importante nel nuovo anno: prendersi cura di te stesso e del tuo caro meglio che puoi.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.