Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Ecco perchè dovremmo mettere più soldi nella ricerca di Alzheimer

Ad aprile, il Congressional Budget Office ha riferito che il deficit di bilancio annuale degli Stati Uniti raggiungerà $ 1 trilione entro il 2020. Questa è una traiettoria preoccupante, ma nessuno a Washington sembra preoccuparsi abbastanza da smettere di spendere soldi.


Vedo solo una risposta: Washington ha bisogno di spendere di più. Spendere in un'area ora potrebbe effettivamente aiutare a evitare un'apocalisse fiscale in seguito.


Una singola malattia, il morbo di Alzheimer (MA), costa all'America 277 miliardi di dollari l'anno; una cifra destinata a quadruplicare - a oltre 1 trilione di dollari (vale a dire mille miliardi di dollari all'anno) - a metà del secolo. Ciò costerebbe a Medicare e Medicaid 750 miliardi di dollari; l'equivalente di un quinto dell'intero budget attuale del governo federale.


Secondo il Dr. Greg Petsko del Weill Cornell Medical College, il MA è "il problema medico più difficile che l'umanità abbia mai provato a decifrare". Eppure la speranza emergente tra gli scienziati - e la disperazione di Washington - rende la ricerca di una cura per il MA l'opzione forse più realistica disponibile per evitare una futura crisi fiscale negli Stati Uniti.


Secondo il Dr. Petsko, il MA è uno dei pochi problemi in cui mettere denaro potrebbe essere una buona idea. Gli scienziati continuano a non comprendere appieno quali siano le cause della malattia o come e perché progredisce.


Espandere questa comprensione richiede il tipo di ricerca di base che viene svolta tipicamente nei laboratori di ricerca governativi e accademici. Le aziende farmaceutiche statunitensi sono motori di innovazione sorprendenti, ma i composti che sviluppano spesso funzionano su obiettivi che sono già stati identificati altrove.


E i ricercatori devono trovare più obiettivi. I farmaci del MA che hanno raggiunto gli studi clinici sull'uomo hanno fallito a un ritmo elevato: circa il 99,6% dal 2003 secondo un'analisi. I cinque trattamenti del MA attualmente disponibili trattano solo i sintomi, senza prevenire, rallentare o invertire la malattia.


Secondo il dott. Howard Fillit, responsabile scientifico della Alzheimer’s Drug Discovery Foundation, tradurre la ricerca sulla biologia delle malattie in trattamenti richiede spesso 30 o più anni. Le terapie rivoluzionarie del cancro di oggi si basano sugli investimenti federali di ieri nella scienza di base attraverso entità come i National Institutes of Health (NIH) e il National Cancer Institute.


All'inizio di quest'anno, il Congresso ha approvato una proposta di legge spacca-budget che conteneva almeno una buona cosa: i NIH hanno ricevuto il maggiore sostegno finanziario in 15 anni, compreso un aumento del 30% dei finanziamenti per la ricerca sul MA. Ma secondo il Dr. Petsko, i finanziamenti dei NIH per la ricerca sul MA e la demenza (circa 1,4 miliardi di dollari l'anno) sono ancora in ritardo rispetto a ciò che i ricercatori hanno bisogno e a quelli che ottengono altre malattie (l'AIDS riceve $ 3 miliardi e il cancro $ 6 miliardi).


Più fondi federali per la ricerca per il MA attirerebbero più talenti scientifici di alto livello sul campo. Come ha detto il Dr. Petsko, "I ricercatori seguono i dollari delle sovvenzioni". Potrebbero anche rispondere a domande specifiche che hanno urgentemente bisogno di risposte. Per esempio:

  1. Le placche di proteina amiloide beta sono un segno notevole di un cervello con il MA. Ma una figura come Alois Alzheimer - il medico che scoprì la malattia - ha suggerito che queste placche non erano responsabili della degenerazione dei neuroni del cervello. Cosa lo è?
  2. Le prime ricerche sul MA soffrivano di eccessivo affidamento su pessimi modelli animali e gli studi clinici analizzavano pazienti che avevano già una malattia in fase avanzata. In che modo i ricercatori possono progettare studi clinici migliori che possano raggiungere e monitorare i pazienti prima?
  3. Il cervello, come il corpo, ha un sistema immunitario. Come può essere mobilitato per combattere il MA?

La ricerca è attualmente in corso in molte di queste aree. Se la storia è una guida, la maggior parte di questa ricerca finirà in un fallimento. E va bene, poiché più studi e più dollari di ricerca permetteranno agli scienziati di "fallire velocemente e avere successo più velocemente".


Il Dr. Petsko pensa che, con il giusto investimento nella ricerca dal governo, dalla filantropia e dal settore privato, potremmo avere i trattamenti del MA che alterano il decorso della malattia di base entro un decennio. La mancanza di questo investimento potrebbe ritardare lo sforzo di altri 10 o 20 anni.


Questo è un rischio che chiunque a Washington non dovrebbe essere disposto a prendere. Se esiste una potenziale cura per il MA, non dovrebbe restare nascosta per mancanza di qualche miliardo di dollari in un budget annuale di quattromila miliardi di dollari.


I nostri politici non sono disposti a riparare i problemi di bilancio dell'America. Con un piccolo aiuto, forse i nostri scienziati lo possono fare.

 

 

 


Fonte: Andrew Tisch, presidente di Loews Corporation e cofondatore del gruppo di riforma della politica nazionale No Labels.

Pubblicato su The Hill (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.