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Vuoi un cervello sano? Meglio evitare queste 7 abitudini

Vuoi un cervello sano? Meglio evitare queste 7 abitudiniFoto: Shutterstock

Perché alcune persone restano mentalmente acute anche dopo i 95 anni, mentre altre cominciano a lottare con la chiarezza mentale quando sono ancora cinquantenni?


Molto di ciò ha a che fare con la genetica, ma alcuni fattori di stile di vita hanno un ruolo importante nel modo in cui invecchia il nostro cervello. Perciò, anche se non è possibile controllare i geni, possiamo approfittare della scienza più recente ed evitare questi 7 grandi errori per il cervello.

 

Errore n° 1: Seguire la dieta americana standard

Gli alimenti ricchi di zuccheri, grassi malsani e prodotti alimentari trasformati (vale a dire la tipica dieta americana) possono devastare il cervello nel corso del tempo. Gli studi hanno dimostrato che il consumo eccessivo di zucchero può compromettere l'apprendimento e la memoria, e aumentare la vulnerabilità alle malattie neurodegenerative come l'Alzheimer. Alcuni scienziati chiamano l'Alzheimer «Diabete di Tipo 3», per suggerire che la dieta può avere un ruolo nel rischio individuale di sviluppare la malattia.

Una dieta mediterranea, d'altro canto, può aiutare a proteggere il cervello dai segni del tempo e scongiurare il declino cognitivo. Uno studio recente ha dimostrato che seguendo questo tipo di dieta - che è una buona fonte di nutrienti per un cervello sano e comprende molto pesce, grassi sani, cereali integrali e verdure - potrebbe ridurre drasticamente il rischio di Alzheimer, fino al 50 per cento.

 

Errore n° 2: Vivere accanto a una strada di grande traffico

Vivere in una città inquinata potrebbe essere una cattiva notizia per il cervello. Secondo una ricerca pubblicata questo mese sulla rivista Stroke, l'esposizione all'inquinamento atmosferico è collegata all'invecchiamento precoce del cervello.

I ricercatori hanno scoperto che le persone che vivono più vicino a una strada principale hanno maggiori indicatori di inquinamento nei polmoni e nel sangue, che aumentano il rischio del danno cerebrale chiamato "ictus silente", o ictus asintomatico. L'aumento del volume di inquinamento è stato legato anche ad un volume diminuito del cervello, un segno importante di invecchiamento.

 

Errore n° 3: Bere i cocktail serali

Le sigarette quotidiane di Don Draper e i pranzi a doppio o triplo Martini potrebbero sembrare affascinanti su «Mad Men», ma la ricerca suggerisce che sono una corsia preferenziale per la neurodegenerazione.

Non dovrebbe sorprendere che il bere eccessivo e il fumo di sigaretta, in qualsiasi fase della vita, possono avere un effetto negativo sul cervello, danneggiando il tessuto cerebrale e portando al deficit cognitivo. L'alcolismo può causare o accelerare l'invecchiamento del cervello.

Ma anche solo un paio di bicchieri di vino alla sera potrebbero rappresentare un rischio per la salute del cervello, anche se ci sono alcuni benefici cardiovascolari. Uno studio del 2012 della Rutgers University ha scoperto che il bere da moderato al binge drinking (relativamente poco durante la settimana e molto di più nel weekend) può ridurre del 40 per cento la produzione di cellule del cervello adulto.

"Nel breve termine potrebbero non esserci problemi evidenti nelle capacità motorie o complessive di funzionamento, ma nel lungo periodo questo tipo di comportamento potrebbe avere un effetto negativo sull'apprendimento e sulla memoria", ha dichiarato Megan Anderson, uno degli autori dello studio, studentessa laureata in neuroscienze della Rutgers.

 

Errore n° 4: Arrendersi allo stress

Vivere una vita stressante può essere la cosa peggiore che si può fare per la salute quando si invecchia. Sappiamo che lo stress cronico riduce la lunghezza dei telomeri, le sequenze alla fine dei filamenti di DNA che contribuiscono a determinare la velocità di invecchiamento delle cellule del nostro corpo.  Accorciando i telomeri, lo stress può accelerare l'insorgere di problemi di salute legati all'età.

E che dire del cervello? Beh, alcune ricerche hanno suggerito che livelli alti di ormoni dello stress possono aumentare il rischio di un individuo di danni cerebrali legati all'età.

"Gli effetti dello stress cronico possono accumularsi per tutta la vita e diventare un fattore di rischio per il declino cognitivo e l'Alzheimer", ha scritto in Psychology Today Howard Fillit, professore clinico di medicina geriatrica alla School of Medicine del Mount Sinai. "Diversi studi hanno dimostrato che lo stress, e in particolare il modo individuale di reagire allo stress (la propensione a diventare angustiato [dis-stressed], spesso presente nelle persone nevrotiche, per esempio), aumenta il rischio di Alzheimer".

Se ti senti stressato, inizia una pratica di meditazione. La ricerca ha dimostrato che la meditazione è efficace nel ridurre i livelli di cortisolo, l'ormone dello stress e a proteggere il cervello dall'invecchiamento.

 

Errore n° 5: Dormire meno di quanto si ha bisogno

C'è un certo numero di effetti spaventosi sulla salute associati alla privazione del sonno, da un rischio più alto di ictus e diabete alla compromissione del funzionamento cognitivo. Nel corso degli anni, perdere sonno può anche accelerare l'invecchiamento del cervello. In uno studio condotto lo scorso anno, ricercatori di Singapore hanno scoperto che meno dormivano gli anziani, più velocemente invecchiava il loro cervello.

L'autore principale dello studio ha spiegato in una nota che per gli anziani "dormire meno aumenta il tasso di invecchiamento del cervello e accelera il declino delle funzioni cognitive".

 

Errore n° 6: Stare seduti tutto il giorno

E' risaputo che stare seduti per lunghi periodi è terribile per la salute. Un numero crescente di ricerche lega uno stile di vita sedentario ai rischi per la salute, che comprendono malattie cardiache, diabete, cancro e morte precoce, anche se si è impegnati nella dose giornaliera raccomandata di esercizio fisico.

E si scopre che stare seduti fa anche piuttosto male al cervello: la ricerca ha collegato l'inattività fisica al declino cognitivo. Inoltre, l'aumento di peso degli anziani (derivante dal restare troppo seduti) è stato collegato al restringimento di aree del cervello associate con la memoria.

Così, in caso di dubbio, muoversi. L'attività fisica è associata ad una serie di benefici per la salute del cervello, compreso un miglior apprendimento e memoria.

 

Errore n° 7: Isolarsi

Usalo o lo perdi! Se desideri mantenere acuto il tuo cervello, tienilo impegnato. Non deve essere un compito intellettuale impegnativo o un gioco di allenamento del cervello; resta semplicemente impegnato in attività quotidiane come leggere, cucinare o conversare (invece di restare davanti alla TV o al computer), può fare la differenza.

Ma anche gli esercizi mentali come cruciverba e sudoku possono aiutare. Uno studio del 2013, pubblicato sul Canadian Medical Association Journal ha scoperto che gli esercizi cerebrali sono più efficaci dei farmaci nel prevenire il declino cognitivo.

La linea di fondo? Fare cose nuove e insolite promuove la neurogenesi, la creazione di nuovi neuroni nel cervello. Così vai all'aperto, conosci, scopri e prova qualcosa di nuovo per mantenere il cervello acuto nel corso dei decenni.

 

 

 

 

 


Fonte: Carolyn Gregoire in Huffington Post (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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