Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Proteina nel biofilm di salmonella causa risposta autoimmune: possibile legame con Alzheimer

salmonella biofilm science photoBiofilm di salmonella (Fonte: Science photo)

Finora si riteneva che la salmonella formasse solo un biofilm nell'ambiente, ad esempio sulle superfici dei cibi trasformati. I biofilm sono insiemi densi di batteri che si attaccano insieme sulle superfici per proteggere i batteri da condizioni difficili, come gli antibiotici e i disinfettanti. Trovare il biofilm in un animale durante l'infezione è stata una sorpresa.


Nella ricerca appena pubblicata su PLoS Pathogens, un gruppo del VIDO-InterVac guidato dal dott. Aaron White PhD, ha scoperto che i biofilm di salmonella si erano formati nell'intestino dei topi infettati. Per lo studio, il team ha usato un topo modello che replica malattie umane di origine alimentare e ha mostrato che una proteina del biofilm chiamata curli (che cresce sulla superficie dei batteri) era collegata ad esiti negativi per la salute.


La curli fa parte di un tipo particolare di proteine chiamate amiloidi. Proteine ​​umane simili sono state associate a malattie neurodegenerative come l'Alzheimer, il Parkinson e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA, o malattia di Lou Gehrig). Gli scienziati non sanno come partono queste malattie, ma hanno ipotizzato che qualcosa deve far scattare l'accumulo di amiloidi.


“Siamo i primi a dimostrare che un patogeno di origine alimentare può produrre questi tipi di proteine ​​nell'intestino”, ha detto White, uno dei maggiori esperti di biofilm di salmonella e amiloidi curli. “Ci sono ipotesi che i batteri possono stimolare la formazione di placca amiloide nell'Alzheimer, nel Parkinson e nella SLA e contribuire alla progressione della malattia. La scoperta della curli nell'intestino potrebbe rappresentare un importante collegamento, che punta a una causa potenzialmente infettiva di queste malattie“.


Il collaboratore dott. Cagla Tükel PhD, e il suo team della Temple University, hanno stabilito che la presenza della curli porta all'autoimmunità e all'artrite, due condizioni che sono complicanze note delle infezioni da salmonella nell'uomo:

“Nei topi, queste reazioni sono innescate entro sei settimane dall'infezione, a dimostrazione che la curli può essere una delle principali cause della risposte autoimmuni”.


Il passo successivo della ricerca è confermare che questo si verifica anche negli esseri umani, e verificare se altri agenti patogeni di origine alimentare relativi alla salmonella possono provocare reazioni autoimmuni simili.


“Questa scoperta importante suggerisce che agenti patogeni di origine alimentare potrebbero avviare o peggiorare l'autoimmunità e hanno il potenziale di contribuire ai disturbi da amiloide come l'Alzheimer e il Parkinson”, ha detto il dott. Volker Gerdts DVM, direttore di VIDO-Intervac.

 

 

 


Fonte: University of Saskatchewan (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Amanda Miller, ..., Çagla Tükel. In vivo synthesis of bacterial amyloid curli contributes to joint inflammation during S. Typhimurium infection. PLOS Pathogens, 9 Jul 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)