Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Tecniche digitali esplorano ‘il lato oscuro dell'aggregazione di amiloide nel cervello’

calculating amyloid accumulation


Come medici e famiglie sanno fin troppo bene, anche se il morbo di Alzheimer (MA) è studiato intensamente da decenni, c'è ancora troppo che ancora non sappiamo sui processi molecolari che lo causano nel cervello. Ora i ricercatori della University of Massachusetts Amherst dicono che nuove intuizioni ottenute dalla teoria analitica e dalle tecniche di simulazione molecolare offrono una migliore comprensione della crescita delle fibrille amiloidi e della patologia cerebrale.


Come nota l'autore senior Jianhan Chen, l'«ipotesi amiloide» era promettente; le fibrille di proteina amiloide sono un elemento centrale nel MA, nel Parkinson e in altre malattie neurodegenerative.

“Ma il processo è molto difficile da studiare”, dice. “Da molti anni i ricercatori pensano che le fibrille siano il fattore dannoso nel cervello. Ma dopo che miliardi di dollari di investimenti non sono riusciti a fornire farmaci per il MA, quel modo di pensare è davvero in discussione. Ora crediamo che non siano le fibrille la specie tossica, ma che lo siano le forme precedenti, gli oligomeri solubili o proto-fibrille. Questo è quello che volevo studiare”.


Chen e il primo autore Zhiguang Jia, ricercatore senior del laboratorio di biofisica computazionale di Chen, hanno esaminato come i peptidi ('blocchi di costruzione') formano le fibrille.

“Siamo davvero orgogliosi di questo lavoro perché, per quanto ne sappiamo, è la prima volta che si descrive il processo complessivo che sottende la crescita delle fibrille. Abbiamo visto che gli effetti delle mutazioni che causano la malattia spesso derivano dagli effetti cumulativi di molte piccole perturbazioni. Una descrizione completa è assolutamente fondamentale per generare ipotesi affidabili e verificabili“.


Dettagli del loro approccio multi-scala, con molte simulazioni atomistiche, sono disponibili in Proceedings of the National Academy of Sciences.


Chen aggiunge:

“Il processo è lento e molto complesso. Tutti i percorsi non produttivi sono di solito nascosti e non sono mai stati descritti in modo completo e quantitativo. È come il lato oscuro della luna”.

"Il modello è senza parametri e basato puramente sulla fisica, senza che fosse necessario alcun adattamento o assunzione. Forniamo una descrizione completa del processo e della fisica che esce naturalmente. È davvero soddisfacente; sentiamo che è una vera e propria svolta“.


Chen e Jia si sono prima concentrati su come si comportano i peptidi in una soluzione disordinata. Il processo inizia con i peptidi in una conformazione parzialmente non piegata, nota Chen. Essi descrivono sia i processi produttivi che non produttivi dell'aggregazione e sottolineano che quelli non produttivi possono richiedere molto tempo per disimpegnarsi dalle interazioni.

“È come fare un escursione nei boschi senza un percorso”, dice Chen. “È come un labirinto. E se un peptide prende un sentiero sbagliato, deve ricominciare da capo e riprovare molte, molte volte”.


Un elemento chiave è stato quello di tener conto di tutti questi percorsi non produttivi, troppe possibilità, che rallentano il movimento e causano un “collo di bottiglia cinetico”, dice. Un'altra intuizione importante, sottolinea Chen, è che il “panorama energetico”, come lo chiamano i biofisici, è fondamentale. Le “solite” proteine ​​strutturate, nonostante la loro grande complessità, si piegano rapidamente perché il paesaggio energetico sottostante è ben strutturato per supportare una piegatura rapida ed efficiente.


Al contrario, la crescita di fibrille avviene in un paesaggio di energia “davvero piatta”, aggiunge. “Ci sono molti, molti errori prima di cadere nel buco che porterà alla formazione di fibrille”. I biochimici la chiamano “ricerca senza guida”, dice, aggiungendo che “imbranata” è un buon modo per descriverla.


Modellare e caratterizzare tali sistemi non guidati è estremamente difficile, nota il biofisico:

“Per usare una simulazione che prevede il processo, è necessaria una descrizione completa di tutto il labirinto o non puoi mai afferrarlo, e questo è quasi impossibile. Per descrivere in modo completo lo spazio di ricerca, è necessario compromettere la risoluzione della modellazione del peptide. Quando limiti la risoluzione del modello, non sei in grado di catturare fedelmente l'impatto delle mutazioni della malattia, per esempio”.


Dice che queste esigenze contrastanti, risoluzione e completezza, devono essere soddisfatte allo stesso tempo. “Il nostro approccio è il primo a soddisfarle entrambe. Questa è una delle nostre innovazioni tecniche“, dice Chen.


Chen dice che l'ispirazione chiave per l'algoritmo multi-scala è venuta dal lavoro teorico di Jeremy Schmit, collaboratore e co-autore della ricerca, della Kansas State University:

“Insieme, mostriamo come realizzare una descrizione del processo di ricerca del peptide a livello atomico. Dimostriamo il nostro approccio, osservando come le mutazioni nel peptide amiloide-beta influenzano la crescita delle fibrille.

"I nostri risultati dimostrano che possiamo riprodurre ciò che è noto di questi mutanti, più la non-additività peculiare delle mutazioni, che si osserva sperimentalmente. Ciò significa che due posizioni possono mutare e una delle due renderà più veloce la crescita della fibrilla, ma se entrambe sono mutate, la crescita delle fibrille procede lentamente”.


Il codice di Chen e Jia è disponibile pubblicamente e il quadro è stato dimostrato, così da poter essere usato da altri per guardare dentro altri peptidi che formano fibrille, dicono.


Questo lavoro è stato supportato dai National Institutes of Health, l'informatica è stata eseguita al Beocat Research Cluster della Kansas State University e il Pikes cluster ospitato al Massachusetts Green-High Performance Computing Center.

 

 

 


Fonte: University of Massachusetts Amherst (> English text) - Traduzione di Matteo Pellizzari.

Riferimenti: Zhiguang Jia, Jeremy D. Schmit, Jianhan Chen. Amyloid assembly is dominated by misregistered kinetic traps on an unbiased energy landscape. Proceedings of the National Academy of Sciences, 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.