Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


I veri 'giochi per la memoria': mangiare bene per ricordare bene

Una dieta sana è essenziale per vivere bene, ma dobbiamo cambiare ciò che mangiamo mentre invecchiamo?


La dott.ssa Luna Xu, ricercatrice della University of Technology Sidney, ha studiato i dati di circa 139.000 anziani australiani e ha trovato un forte legame tra gruppi di cibi e la perdita di memoria con la relativa comorbilità di malattie cardiache o diabete.


La dott.ssa Xu ha trovato che un consumo elevato di frutta e verdura era legato a una minore probabilità di perdita di memoria e della relativa comorbidità della malattia di cuore. Un consumo elevato di alimenti ricchi di proteine ​​è stato associato ad una memoria migliore.


La dott.ssa Xu ha anche scoperto che il legame tra un tipo di cibi e lo stato della memoria può variare tra i diversi gruppi di età avanzata. La sua ricerca ha dimostrato che gli over-80 con un basso consumo di cereali hanno un rischio più alto di perdita di memoria e della sua comorbilità della malattia di cuore.


“Il nostro studio attuale implica che i consigli alimentari salutari dati agli anziani di consumare cereali per prevenire la perdita di memoria e la comorbilità con la malattia di cuore, possono differire rispetto ad altri gruppi di età”, ha detto la dott.ssa Xu.


Ha detto che lo studio indica la necessità di linee guida dietetiche sane specifiche per età:

“L'intervento dietetico nella prevenzione e della gestione delle malattie croniche, tenendo in considerazione il fatto che le popolazioni anziane spesso hanno a che fare con più patologie croniche contemporaneamente, è una vera sfida. Per ottenere il miglior risultato nella nostra popolazione che invecchia, è essenziale avere evidenze scientifiche forti che supportino un intervento dietetico efficace nel prevenire e gestire le malattie croniche concomitanti”.


La perdita di memoria è uno dei principali sintomi precoci nelle persone con demenza, che è la seconda causa di morte degli australiani. Le persone con demenza hanno in media da due a otto condizioni di comorbidità, che possono accelerare il deterioramento cognitivo e funzionale. La maggior parte delle comorbilità comuni nella demenza includono le malattie cardiovascolari, il diabete e l'ipertensione.


La dott.ssa Xu e i suoi colleghi ricercatori hanno raccolto i dati da esaminare dal 45 and Up Study dell'Istituto Sax, il più grande studio continuo nell'emisfero meridionale sull'invecchiamento salutare.

 

 

 


Fonte: University of Technology Sydney (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Xiaoyue Xu, Mabel Ling, Sally Inglis, Louise Hickman, Deborah Parker. Eating and healthy ageing: a longitudinal study on the association between food consumption, memory loss and its comorbidities. International Journal of Public Health, 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.