Un nuovo studio ha rivelato che i caregiver familiari e gli operatori professionali di assistenza possono identificare retrospettivamente i segni di demenza in coloro che vanno avanti a sviluppare la condizione, permettendo di arrivare a una diagnosi precoce della malattia.
La ricerca, condotta da Catharine Jenkins e dal Dott. Gerald Feldman della Birmingham City University, potrebbe aiutare le persone a prendere provvedimenti per migliorare la loro salute, posticipare i sintomi e prepararsi per il futuro.
Lo studio ha dimostrato che coloro che si prendono cura delle persone con demenza sono in grado di guardare indietro e individuare i comportamenti scatenanti legati allo sviluppo della malattia, potendo così aiutare i professionisti medici a migliorare la salute dei pazienti e a posporre l'insorgenza dei sintomi.
Potrebbe anche avere un ruolo importante nel dare ai pazienti il tempo necessario per pianificare il futuro e le loro finanze, prima che insorga la condizione.
La ricerca ha coinvolto gruppi di discussione della durata di 4 ore. Durante le sedute, i caregiver familiari e gli operatori professionali di assistenza hanno risposto alle domande sulla loro esperienza con qualcuno di cui si prendevano cura per una demenza.
L'analisi ha rivelato che le persone che in seguito hanno sviluppato la demenza mostravano segni pre-clinici della condizione, come essere infastiditi più facilmente e riuscire meno ad affrontare le cose che andavano male, oltre a diventare più isolati, molto prima di ricevere una diagnosi.
La ricerca ha anche evidenziato la possibilità di identificare in anticipo la possibile demenza, dando il tempo alle persone di ricevere consigli sulla salute e ritardare l'insorgenza dei sintomi della demenza, oltre a pianificare programmi sanitari e finanziari prima di diventare troppo malati.
La ricercatrice Catharine Jenkins ha dichiarato:
"I nostri risultati hanno importanti implicazioni sul modo di diagnosticare la demenza. Questi segni pre-clinici potrebbero consentire alle persone di ricevere una diagnosi prima, dando loro un tempo vitale per pianificare in anticipo e condividere la loro probabile diagnosi con i propri cari.
"Data la natura dei sintomi della demenza, come l'aumento dell'irritabilità, questo potrebbe aiutare la famiglia e gli amici a capire i cambiamenti nel loro comportamento e offrire un maggiore sostegno sociale.
"Nei controlli sanitari di routine si potrebbe incorporare una domanda basata sulla soglia ridotta di frustrazione per aiutare a identificare prima la potenziale necessità di ulteriori valutazioni e trattamenti".
Lo studio ha anche scoperto che coloro che sono andati avanti sviluppando la condizione avevano intuito i loro segni preclinici e spesso hanno sviluppato nelle fasi iniziali delle strategie per far fronte.
Fonte: Birmingham City University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Riferimenti: Catharine Jenkins & Gerald Feldman. Recognition of preclinical signs of dementia: A qualitative study exploring the experiences of family carers and professional care assistants. J Clin Nurs. 1 Mar 2018, doi: 10.1111/jocn.14333
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