Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Anche la Boehringer Ingelheim si ritira dalla ricerca di un farmaco per Alzheimer

Una delle più grandi aziende farmaceutiche della Germania, la Boehringer Ingelheim, ha rinunciato allo sviluppo del suo farmaco per l'Alzheimer, il BI 409306, sottoposto a test di Fase II.


La decisione è basata sul fatto che il farmaco non ha superato il placebo nei due studi di Fase II che includevano più di 450 pazienti. La Boehringer segue la strada di AstraZeneca, la grande industria farmaceutica del Regno Unito che ha eliminato quattro farmaci la scorsa settimana: due per l'asma e due per il cancro.


Il farmaco della Boehringer candidato per l'Alzheimer era un inibitore dell'enzima fosfodiesterasi 9 (PDE9), che è coinvolto nella funzione cognitiva. I ricercatori speravano che questo approccio avrebbe migliorato la segnalazione glutammatergica nel cervello, aumentando la forza sinaptica e la plasticità, che è importante per la memoria e l'apprendimento.


Tuttavia, il farmaco non è riuscito ad avere gli effetti desiderati, e la Boehringer non ha ancora rivelato esattamente quello che è successo nel processo di Fase II in questione. La società ha detto che condividerà più informazioni dopo che i risultati dello studio saranno compresi in pieno.


Jan Poth, responsabile malattie del sistema nervoso centrale alla Boehringer, sembra aver preso la notizia relativamente bene e nella sua dichiarazione ha cercato di guardare il lato positivo: "Questa è la ricerca: le delusioni sono un'esperienza quotidiana nella scienza, ma anche questi risultati degli esperimenti clinici aumentano la comprensione della funzione cerebrale e contribuiscono ai progressi futuri in questo settore".


Le malattie neurologiche e neurodegenerative sono riconosciute come campi particolarmente difficili per ottenere l'approvazione dei farmaci. Ciò è evidenziato dal fatto che hanno già avuto la meglio su Axovant, Eli Lilly, Merck e Pfizer, il che indica che l'approccio farmaceutico potrebbe aver bisogno di essere cambiato.


La Boehringer si sarebbe resa conto che i primi risultati precoci avrebbero reso l'approvazione particolarmente difficile. Le difficoltà  per la società sarebbero aumentate con il successo nel rallentamento dell'atrofia cerebrale del farmaco della TauRx e dalla AC Immune che continua a sviluppare le sue terapie anti-Tau e anti-amiloide-beta.


Trovo che la dichiarazione di Poth riassuma molto bene la mentalità che le aziende farmaceutiche e biotecnologiche devono avere nello sviluppo dei farmaci. Possono fare alcune scelte sbagliate e sperimentare alti e bassi lungo il percorso, ma questo le metterà sulla strada giusta per il successo a lungo termine.


Tuttavia, il CEO di MorphoSys, Simon Moroney, ci ha detto che "solo perché fallisce un filone importante, non significa che il programma sia morto", il che è vero per il farmaco della Boehringer, poiché sarà ancora studiato per il trattamento della schizofrenia.

 

 

 


Fonte: Alex Dale in Labiotech.eu (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.