Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Già le fasi preliminari della demenza riducono la capacità di memorizzare i volti umani

Un gruppo di ricerca giapponese ha rivelato che le persone anziane con 'decadimento cognitivo lieve' (MCI) hanno una capacità particolarmente indebolita di memorizzare a breve termine le facce umane, rispetto agli anziani sani. I pazienti con MCI hanno anche un diverso comportamento dello sguardo quando cercano di memorizzare un volto. Questa ricerca può portare alla diagnosi precoce di demenza.


L'Alzheimer è considerato il tipo più comune di demenza e la diagnosi precoce delle fasi preliminari è importante per impedire che progredisca verso una forma più grave della malattia. L'MCI, che è considerata una fase preliminare dell'Alzheimer, è uno stato in cui le funzioni cognitive, come la memoria o l'abilità di pensiero, diminuiscono a un livello che non influisce sulla vita quotidiana.


Studi di scansione cerebrale mostrano che le aree del cervello della memoria e dell'elaborazione visiva di volti umani nelle persone con MCI sono trasformate strutturalmente e funzionalmente. Per indagare su queste aree specifiche e non ancora studiate, un gruppo di ricerca dell'Università di Kumamoto in Giappone ha condotto esperimenti comparativi con soggetti anziani normali e pazienti con MCI (18 ciascuno) usando un compito di corrispondenza ritardata con stimoli di volti e di case, in blocchi indipendenti.


In ciascun blocco, hanno chiesto ai soggetti di ricordare una singola immagine e quindi, dopo un breve ritardo, di selezionare un'immagine memorizzata da un nuovo set di immagini. I ricercatori hanno anche registrato le tendenze dello sguardo del soggetto durante il processo di memorizzazione delle immagini.


I loro esperimenti hanno rivelato che le prestazioni di memorizzazione dei pazienti con MCI erano inferiori nelle immagini facciali rispetto alle immagini di case, al contrario dei soggetti normali che non avevano differenze di prestazione. La ricerca ha anche dimostrato che, durante il processo di memorizzazione, è minore la concentrazione dello sguardo del paziente MCI sugli occhi dell'immagine, mentre è maggiore il tempo trascorso a guardare la bocca, rispetto ai soggetti normali.


In sostanza, i pazienti con MCI avevano una capacità ridotta di memorizzazione a breve termine e un modello di sguardo diverso per i volti, rispetto alle persone normali. "Guardare gli occhi è importante per ricordare l'intera faccia", ha detto il professore emerito Kaoru Sekiyama. "I pazienti con MCI hanno probabilmente un'anomalia nell'elaborazione cognitiva dei volti dovuta al deterioramento della funzione cerebrale, ed è possibile che il modello di sguardo distribuito compensi questa funzione più carente; speriamo di far luce su questa possibilità nei lavori futuri".


Il risultato di questa ricerca è stato pubblicato il 30 ottobre 2017 online sulla rivista Scientific Reports.

 

 

 


Fonte: Kumamoto University via ScienceDaily (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Toshikazu Kawagoe, Masateru Matsushita, Mamoru Hashimoto, Manabu Ikeda, Kaoru Sekiyama. Face-specific memory deficits and changes in eye scanning patterns among patients with amnestic mild cognitive impairment. Scientific Reports, 2017; 7 (1) DOI: 10.1038/s41598-017-14585-5

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.