Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Qual è la portata delle malattie neurologiche oggi?

Qual è la portata delle malattie neurologiche oggi?

A livello globale, l'onere dei disturbi neurologici (Alzheimer, Parkinson, ictus, epilessia, ecc.) è aumentato sostanzialmente negli ultimi 25 anni. Questo problema è l'argomento di una recente relazione del progetto internazionale Global Burden of Disease (GBD), pubblicata in The Lancet. Uno dei suoi partecipanti è Vasily Vlassov, professore della Facoltà di Scienze Sociali dell'Higher School of Economics (Russia).

 

Meno ne muoiono, ma più ne soffrono

Oggi i disturbi neurologici (ND) sono la principale causa di morte e disabilità nel mondo. Nel 2015, sono stati classificati come il primo gruppo causa di DALY (Disability Adjusted Life Years = anni di vita corretti per disabilità), rappresentando il 10,2% dei DALY globali e il secondo gruppo causa di morte, comprendendo il 16,8% delle morti globali.


Il gruppo dei disturbi neurologici comprende ictus, meningite, encefalite, tetano, Alzheimer e altre demenze, Parkinson, epilessia, sclerosi multipla, malattia del motoneurone, emicrania, vari tipi di mal di testa, tumori cerebrali e del sistema nervoso e altri disturbi neurologici.


I disturbi neurologici più diffusi sono la cefalea da tensione (circa 1,5 miliardi di casi), l'emicrania (circa 1 miliardo), cefalea da eccesso di farmaci (circa 60 milioni), e Alzheimer più altre demenze (circa 46 milioni di casi). Tra il 1990 e il 2015, il numero di morti per disturbi neurologici è aumentato del 36,7% e il numero di DALY è aumentato del 7,4%.


Uno dei motivi principali dell'aumento dei disturbi neurologici è l'aspettativa di vita più lunga. Le persone vivono più a lungo e, di conseguenza, soffrono di demenza più spesso di alcuni decenni fa, ha spiegato Vasily Vlassov. Un altro motivo è la crescita della popolazione. Più sono le persone, più malattie sono registrate.


Tuttavia, considerando il numero di casi per 100.000 persone, c'è una tendenza positiva: tra il 1990 e il 2015 i tassi di mortalità standardizzati per età e i DALY causati da ND diminuiscono rispettivamente del 26 e del 29,7%.


Ictus e disordini neurologici trasmissibili sono responsabili della maggior parte di questi cali, oltre al miglioramento degli standard di vita, dell'assistenza sanitaria e degli sviluppi della ricerca medica. "Ma i disturbi neurologici trasmissibili nei paesi a basso reddito sono sostituiti da ND cronici nei paesi ad alto reddito. I tassi di morte sono in calo, mentre cresce l'onere delle sofferenze non mortali in una vita lunga con una malattia", ha commentato Vasily Vlassov.


I tassi di casi per 100.000 persone sono aumentati per malattie come il Parkinson (15,7%), l'Alzheimer (2,4%), la malattia del motoneurone (3,1%) e il tumore cerebrale e del sistema nervoso (8,9%).

 

Geografia delle malattie

Le malattie neurologiche sono diffuse sia nei paesi ad alto che a basso reddito. Nel frattempo, i paesi ad alto reddito e quelli dell'America latina hanno i tassi più bassi di DALY (meno di 3.000 per 100.000 persone) e morti (meno di 100 per 100.000) a causa di ND. I tassi più alti (oltre 7.000 e più di 280 per 100.000 persone rispettivamente) sono stati stimati per l'Afghanistan e per diversi paesi africani. Secondo Vasily Vlassov, la Russia è nel gruppo medio in termini di onere di ND, insieme all'India e alla Cina. Lui crede che questo sia dovuto a una mortalità relativamente elevata, così come a un tasso alto di ictus.


Ci sono notevoli differenze di sesso e età nei tassi di prevalenza delle malattie a livello globale. Le percentuali di ND trasmissibili, di ictus e di Parkinson sono maggiori nei maschi rispetto alle femmine. L'onere principale degli ND trasmissibili e dell'epilessia cade in giovane età e in particolare nei bambini al di sotto dei 5 anni. Le cefalee sono più specifiche per le persone dai 25 ai 49 anni. Altre malattie neurologiche sono più specifiche per gli anziani.


Il numero di pazienti che avranno bisogno di cure neurologiche continuerà a crescere nei prossimi decenni. I ricercatori concludono che è importante che i responsabili politici e i fornitori di servizi sanitari siano consapevoli di queste tendenze passate per riuscire a fornire servizi adeguati al numero in crescita di pazienti con disturbi neurologici.

 

 

 


Fonte: National Research University Higher School of Economics (Russia) (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Valery L Feigin et al., Global, regional, and national burden of neurological disorders during 1990–2015: a systematic analysis for the Global Burden of Disease Study 2015. The Lancet Neurology, Published: 17 Sep 2017. DOI: 10.1016/S1474-4422(17)30299-5

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.