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I primi segni di demenza includono piccoli errori in casa, dicono esperti

Degli scienziati credono che piccoli errori, come dimenticare di togliere la bustina del tè dalla tazza o non rimettere il latte in frigorifero, potrebbero puntare alla malattia mortale.


Lo studio suggerisce che le famiglie dovrebbero essere consapevoli del fatto che, se una persona cara inizia a commettere errori a casa, può avere un rischio più elevato di sviluppare la demenza in futuro.


I ricercatori della Temple University di Philadelphia hanno osservato 100 persone, di cui 50 con demenza, chiedendo loro di svolgere dei compiti quotidiani. I lavori includevano preparare una colazione con marmellata su pane tostato con una tazza di caffè, confezionare il pranzo per un bambino e avvolgere un regalo.


La dottoressa Tania Giovannetti, co-autrice dello studio, ha dichiarato: "All'inizio, possiamo osservare degli errori molto sottili, chiamati micro-errori. Quando confrontiamo adolescenti sani con giovani, ci sono più micro-errori negli adulti sani che non nei giovani adulti, e sono associati a problemi di memoria e cambiamenti cognitivi".


Chi invecchia in modo sano prende gli oggetti in modo inefficiente, li tocca anche se non c'è bisogno, fa tutte queste piccole azioni. "Pensiamo che potrebbe essere l'inizio di un problema. Se ne hai diversi di questi, allora sei più vulnerabile al declino cognitivo in futuro. È troppo presto per dire se c'è un problema, ma questi piccoli segni sottili potrebbero essere qualcosa da tenere d'occhio".


La dott.ssa Giovannetti e il suo team hanno identificato due tipi diversi di errori nell'esecuzione dei compiti che potrebbero aiutare a diagnosticare quali tipi di demenza hanno le persone e portare a una cura più efficace: hanno scoperto che le persone con Alzheimer tendono a mancare fasi importanti o a dimenticare che dovevano completare un compito, mentre quelli con altre forme di demenza tendevano ad avere problemi a mettere le fasi nel giusto ordine.


La dott.ssa Giovannetti ha aggiunto: "All'inizio i problemi possono essere molto sottili".


Il team ora prevede di usare i risultati per aiutare le famiglie a individuare i potenziali rischi di demenza. Lo studio è stato pubblicato nel Journal of Neuropsychology.

 

 

 


Fonte: Rosie Taylor in Express.co.uk (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Emily E. Roll, Tania Giovannetti, David J. Libon and Joel Eppig. Everyday task knowledge and everyday function in dementia. Journal of Neuropsychology. 26 Sep 2017 | DOI: 10.1111/jnp.12135

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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