Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


A parità di stimoli, è il restringimento del cervello a distinguere tra Corpi di Levy e Alzheimer



A parità di stimoli, è il restringimento del cervello a distinguere tra Corpi di Levy e AlzheimerLa demenza da Corpi di Lewy è una malattia progressiva che provoca allucinazioni, calo delle capacità mentali, rigidità muscolare, lentezza nei movimenti e tremori.


Visto che i sintomi sono simili all'Alzheimer e al Parkinson, una diagnosi corretta può essere difficile.


Un nuovo studio pubblicato oggi online su Neurology dimostra che la mancanza di restringimento nella zona del cervello chiamata ippocampo può essere un segno che le persone con problemi di pensiero e di memoria possono avere la demenza a Corpi di Lewy, piuttosto che l'Alzheimer. L'atrofia dell'ippocampo, l'area del cervello responsabile del pensiero e della memoria, è un segno precoce di Alzheimer.


"E' fondamentale identificare le persone con decadimento cognitivo lieve a rischio di demenza da Corpi di Lewy per attuare interventi tempestivi", dice l'autore principale dello studio Kejal Kantarci MD, radiologo della Mayo Clinic. "La diagnosi precoce aiuta a puntare su trattamenti appropriati, compresi quali farmaci non dare. Ad esempio, ben il 50 per cento delle persone con la malattia da Corpi di Lewy ha gravi reazioni ai farmaci antipsicotici".


I Corpi di Lewy sono depositi di proteine ​​che si sviluppano nelle cellule nervose nelle aree del cervello coinvolte nel pensiero, nella memoria e nel movimento.


Nello studio sono state eseguite scansioni MRI cerebrali a 160 persone con decadimento cognitivo lieve, per misurare le dimensioni dell'ippocampo. Hanno anche eseguito test annuali per una media di due anni. Durante questo periodo, 61 persone (38%) hanno sviluppato l'Alzheimer, e 20 persone (13%) sono progrediti alla probabile demenza con Corpi di Lewy. Poiché la malattia dei Corpi di Lewy può essere diagnosticata solo da una autopsia dopo la morte, si parla di «probabile demenza a Corpi di Lewy». I ricercatori fanno notare che i loro risultati devono essere confermati da studi che usano le autopsie per la diagnosi finale.


Le persone senza restringimento dell'ippocampo avevano una probabilità 5,8 volte maggiore di sviluppare una probabile demenza da Corpi di Lewy rispetto a quelli che avevano l'atrofia ippocampale. Diciassette delle 20 (85%) persone che hanno sviluppato la demenza da Corpi di Lewy avevano un volume di ippocampo normale; al contrario 37 delle 61 (61%) che hanno sviluppato l'Alzheimer avevano atrofia dell'ippocampo.


Il rapporto tra il volume dell'ippocampo e la malattia era più forte tra le persone senza problemi di memoria. La demenza da Corpi di Lewy non influisce sempre sulla memoria. La capacità di pensare che viene colpita di solito include l'attenzione, la soluzione dei problemi e l'interpretazione delle informazioni visive.

 

 

 


Fonte: Mayo Clinic (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Ronald L. Walton, Alexandra I. Soto-Ortolaza, Melissa E. Murray, Oswaldo Lorenzo-Betancor, Kotaro Ogaki, Michael G. Heckman, Sruti Rayaprolu, Rosa Rademakers, Nilüfer Ertekin-Taner, Ryan J. Uitti, Jay A. van Gerpen, Zbigniew K. Wszolek, Glenn E. Smith, Kejal Kantarci, Val J. Lowe, Joseph E. Parisi, David T. Jones, Rodolfo Savica, Jonathan Graff-Radford, David S. Knopman, Ronald C. Petersen, Neill R. Graff-Radford, Tanis J. Ferman, Dennis W. Dickson, Bradley F. Boeve, Owen A. Ross, and Catherine Labbé. TREM2 p.R47H substitution is not associated with dementia with Lewy bodies. Neurology, November 2016 DOI: 10.%u200B1212/%u200BNXG.%u200B0000000000000085

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)