Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Una proteina nel sangue può individuare l'Alzheimer precocemente

Gli scienziati del King College di Londra hanno identificato una singola proteina del sangue che può indicare lo sviluppo di Lieve Deterioramento Cognitivo (Mild Cognitive Impairment - MCI) anni prima della comparsa dei sintomi, un disturbo che è associato ad un maggiore rischio di Alzheimer o altre demenze.


La nuova ricerca, pubblicata il 16 Giugno 2015 su Translational Psychiatry, ha elaborato i dati di oltre 100 coppie di gemelli identici iscritte a TwinsUK, la coorte più grande di gemelli adulti nel Regno Unito.


L'uso dei gemelli nello studio ha indicato che l'associazione tra la proteina del sangue e un calo a dieci anni nella capacità cognitiva è indipendente dall'età e dalla genetica, entrambi fattori noti per influenzare il rischio di Alzheimer, la forma più comune di demenza.


Lo studio, il più grande del suo genere, ha misurato più di 1.000 proteine ​​nel sangue di oltre 200 individui sani, con un test di laboratorio chiamato SOMAscan (*), uno strumento di scoperta di proteine biomarcatrici che permette di misurare simultaneamente un elevato volume di proteine​​. Usando un test computerizzato, i ricercatori hanno poi valutato la capacità cognitiva di ogni individuo, e hanno confrontato i risultati con la misurazione del livello di ogni proteina nel sangue.


Per la prima volta, hanno scoperto che il livello nel sangue di una proteina chiamata MAPKAPK5 era, in media, più bassa nei soggetti la cui capacità cognitiva è poi diminuita nel corso di un periodo di dieci anni.


Attualmente non ci sono trattamenti disponibili che hanno provato di prevenire l'Alzheimer, e gli studi di prevenzione per la malattia possono essere problematici, perché per essere efficaci, devono coinvolgere le persone a rischio di malattia, difficili da identificare. Gli studi che utilizzano scansioni cerebrali con risonanza magnetica (MRI) e tomografia ad emissione di positroni (PET) hanno dimostrato che sono presenti segni visibili della malattia prima della comparsa dei sintomi, ma questi tipi di scansione sono prematuri e costosi.


Fino ad oggi pochi altri studi hanno esaminato il sangue delle persone fisiche nelle primissime fasi del declino cognitivo, quelle più appropriate per uno studio di prevenzione. Identificare i marcatori del sangue come la MAPKAPK5, che possono indicare il rischio futuro di Alzheimer, potrebbe contribuire a progettare meglio gli studi di prevenzione.


Il dottor Steven Kiddle, autore principale e Research Fellow di Biostatistica al MRC Social, Genetic & Developmental Psychiatry Centre della King College di Londra, ha detto: "Anche se siamo ancora alla ricerca di un trattamento efficace per l'Alzheimer, quello che sappiamo è che probabilmente prevenire la malattia sarà più efficace che cercare di invertirla. Il prossimo passo sarà confermare o meno se la nostra scoperta iniziale è specifica dell'Alzheimer, perchè ciò potrebbe portare allo sviluppo di un esame del sangue affidabile, che aiuterebbe i medici a identificare le persone adatte per gli studi di prevenzione".


La co-autrice dott.ssa Claire Steves, Geriatra e docente Senior di Ricerca sui Gemelli della King's, ha aggiunto: "Siamo molto ottimisti sul fatto che la nostra ricerca abbia il potenziale per dare benefici alla vita di coloro che attualmente non hanno sintomi di Alzheimer, ma hanno il rischio di sviluppare la malattia".


**********
La ricerca è stata finanziata dal Medical Research Council, dal National Institute of Health Research, dal Biomedical Research Centre for Mental Health e dal Wellcome Trust.

(*) SOMAscan è un marchio commerciale della SomaLogic Inc.

 

 

 

 


Fonte: King's College London (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: S J Kiddle, C J Steves, M Mehta, A Simmons, X Xu, S Newhouse, M Sattlecker, N J Ashton, C Bazenet, R Killick, J Adnan, E Westman, S Nelson, H Soininen, I Kloszewska, P Mecocci, M Tsolaki, B Vellas, C Curtis, G Breen, S C R Williams, S Lovestone, T D Spector and R J B Dobson. Plasma protein biomarkers of Alzheimer’s disease endophenotypes in asymptomatic older twins: early cognitive decline and regional brain volumes.Translational Psychiatry (2015) 5, e584; doi:10.1038/tp.2015.78 Published online 16 June 2015

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.