Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Come ricorda i colori il cervello?

Anche se siamo in grado di distinguere tra milioni di colori, abbiamo difficoltà a ricordare tonalità specifiche, perché il nostro cervello tende a conservare quello che abbiamo visto come uno dei pochi colori di base, ha scoperto un team della Johns Hopkins University .


In un nuovo documento pubblicato nel Journal of Experimental Psychology: General, i ricercatori guidati dallo psicologo cognitivo Jonathan Flombaum confutano le assunzioni comuni sulla memoria, dimostrando per la prima volta che i ricordi dei colori sono alterati a favore di versioni "migliori" dei colori di base, rispetto ai colori che si vedono realmente.


Ad esempio, c'è l'azzurro, il blu marino, il cobalto e il blu oltremare. Il cervello umano è sensibile alle differenze tra queste tinte; possiamo, dopo tutto, distinguerle. Ma i ricercatori hanno scoperto che, quando sono memorizzati, tutti questi vari colori sono etichettati come "blu". La stessa cosa vale per le tonalità del verde, del rosa, del viola, ecc. Questo è il motivo per cui, secondo Flombaum, qualcuno avrebbe problemi a guardare il colore del salotto e poi cercare di trovare la stessa gradazione nel negozio di vernici.


"Cercando di scegliere un colore per i ritocchi, ho finito per fare un errore", ha detto. "Questo perché avevo ricordato male il mio muro come un blu più prototipo. Potrebbe essere un verde per quanto interessa al negozio, ma lo ricordo come blu".


Flombaum, in collaborazione con gli scienziati cognitivi Gi-Yeul Bae della University of California di Davis, Maria Olkkonen della University of Pennsylvania, e Sarah R. Allred della Rutgers University, ha dimostrato che quello che sembra una differenza nella capacità di ricordare certi colori è in realtà il risultato della tendenza del cervello a categorizzare i colori. Le persone ricordano i colori in modo più accurato, hanno scoperto, quando i colori sono buoni esempi delle rispettive categorie.

colors.jpgPossiamo vedere milioni di colori, ma il nostro cervello li memorizza come tinte generali di base, così che quando cerchiamo di ricordare un colore preciso, il nostro ricordo vira verso la tonalità di base che il cervello preferisce. (What we see=cosa vediamo, what we remmber=cosa ricordiamo)
Il team ha stabilito questa polarizzazione del colore e le sue conseguenze attraverso una serie di esperimenti. Inizialmente i ricercatori hanno chiesto ai partecipanti di guardare una ruota dei colori composta da 180 diverse tonalità, e di trovare gli esempi "migliori" di blu, rosa, verde, viola, arancio e giallo.


Hanno poi condotto un esperimento di memoria con un diverso gruppo di partecipanti. Questi soggetti hanno visto un quadrato colorato per un decimo di secondo. Sono stati invitati a cercare di ricordarlo, guardando uno schermo bianco per un po' meno di un secondo, e poi è stato chiesto loro di trovare il colore sulla ruota dei colori con le 180 tonalità.


Nel tentare di far corrispondere le tinte, tutti i soggetti tendevano a sbagliare sul lato dei colori "migliori" di base, ma la devianza verso gli archetipi si amplificava notevolmente quando i soggetti dovevano ricordare la tonalità, anche per meno di un secondo.


"Possiamo distinguere milioni di colori, ma per memorizzare queste informazioni, il nostro cervello usa un trucco", ha detto Flombaum. "Noi contrassegniamo il colore con una etichetta grezza. Ciò rende più deviati i nostri ricordi, ma comunque molto utili".


I risultati hanno vaste implicazioni per capire la memoria di lavoro visiva. Flombaum ha detto che di fronte a una moltitudine di qualcosa (colori, uccelli, volti) le persone in seguito tendono a ricordarli di più come prototipi: "Non è che il cervello non abbia abbastanza spazio per ricordare i milioni di opzioni, è che la mente cerca di conciliare questi dettagli precisi con categorie più limitate, guidate dal linguaggio".


Quindi un oggetto che è verde acqua potrebbe essere ricordato come più «blu» o più «verde», mentre un oggetto di corallo potrebbe essere ricordato come più «rosa» o più «arancio». "Abbiamo una percezione molto precisa del colore nel cervello, ma quando dobbiamo scegliere quel colore nel mondo", ha detto Flombaum, "c'è una voce che dice: «E' blu», e ciò influenza quello che si finisce per pensare di aver visto".

 

 

 

 


Fonte: Jill Rosen in John Hopkins University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Bae, Gi-Yeul; Olkkonen, Maria; Allred, Sarah R.; Flombaum, Jonathan I. Why Some Colors Appear More Memorable Than Others: A Model Combining Categories and Particulars in Color Working Memory. Journal of Experimental Psychology: General, May 18 , 2015, No Pagination Specified. http://dx.doi.org/10.1037/xge0000076

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.