Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Studio mette in discussione la teoria sulla memoria inconscia

Studio mette in discussione la teoria sulla memoria inconsciaRick AddanteUn nuovo studio condotto da un ricercatore della University of Texas di Dallas sfida una teoria scientifica a lungo accettata sul ruolo dell'ippocampo nella nostra memoria inconscia.


Per decenni gli scienziati hanno teorizzato che questa parte del cervello non è coinvolta nell'elaborazione della memoria inconscia, il tipo che ci permette di fare cose come abbottonare la camicia senza dover pensarci.


Ma la ricerca del Dr. Richard Addante, senior lecturer nella Facoltà di Scienze del Comportamento e del Cervello, solleva dubbi circa questa teoria.


"Questi nuovi risultati intriganti sollevano domande importanti sull'organizzazione dei sistemi della memoria e riuscirà senza dubbio a riceverà molta attenzione da altri ricercatori", ha detto il dottor Bert Moore, decano della Facoltà e Professore Emerito. "Il lavoro curato e riflessivo del Dott. Addante fornisce intuizioni interessanti sulle basi cerebrali della memoria".


Addante ha usato l'elettroencefalografia (EEG) per esaminare i modelli di onde cerebrali, mentre sottoponeva pazienti con amnesia e ippocampo danneggiato a test di memoria. Ha poi confrontato questi risultati con quelli di soggetti di controllo nell'ambito dello studio, che è stato pubblicato di recente sulla rivista NeuroImage.


Gran parte della conoscenza sull'ippocampo e del modo in cui il nostro cervello organizza la memoria proviene dalla ricerca del Massachusetts Institute of Technology su un paziente con amnesia conosciuto nei libri di testo come "Paziente HM", che dopo la morte avvenuta nel 2008 si è rivelato essere Henry Molaison.


L'ippocampo e altri tessuti di Molaison sono stati rimossi nel 1957 per trattare l'epilessia intrattabile. L'intervento è stato efficace nel ridurre le crisi, ma i ricercatori sono stati sorpresi di scoprire che Molaison non poteva più generare nuovi ricordi a lungo termine, anche se riusciva a ricordare il suo passato prima dell'intervento chirurgico e aveva anche conservato le capacità di memoria inconscia.


Data la ricerca su Molaison, Addante aveva previsto che i pazienti con amnesia andassero bene sui test di memoria inconscia quando ha iniziato il suo studio. Se l'ippocampo non è necessario per la memoria inconscia, egli credeva che sarebbero andati altrettanto bene dei soggetti di controllo.


Ma l'EEG dei pazienti ha mostrato risultati molto diversi rispetto agli altri, costringendo Addante a cambiare la sua ipotesi. Contrastare una teoria scientifica consolidata (ampiamente pubblicata nei principali libri di testo di neuroscienze) è un tentativo da ultima spiaggia, ha detto. Addante si è trovato a decidere se l'enorme impegno valesse l'investimento. "Non sapevo se la ricerca avrebbe mai visto la luce del sole", ha detto Addante, che era ricercatore laureato alla University of California di Davis quando ha testato i pazienti. "Ma mi sono impegnato a risolvere un puzzle e non ho mai lasciato nulla a metà finora nella vita".


Ora che il lavoro è pubblicato, Addante spera che la ricerca possa portare ad ulteriori studi in questo campo. Ha detto che c'è una necessità di ulteriori ricerche con l'EEG per studiare la memoria inconscia.


"Se non altro, si dimostrerà sbagliata", ha detto Addante. "Anche in quel caso sarà interessante, perché è scienza e progresso".

 

 

 

 

 


Fonte: University of Texas at Dallas (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Richard James Addante. A critical role of the human hippocampus in an electrophysiological measure of implicit memory. NeuroImage, 2015; 109: 515 DOI: 10.1016/j.neuroimage.2014.12.069

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.