Un composto presente in vari cibi comuni come l'uva rossa e le arachidi può aiutare a prevenire il declino della memoria legato all'età, secondo una nuova ricerca pubblicata da un ricercatore del Texas A&M Health Science Center.
Ashok K. Shetty, PhD, professore del Dipartimento di Medicina Molecolare e Cellulare e direttore di Neuroscienze all'Istituto per la Medicina Rigenerativa, ha studiato il beneficio potenziale del resveratrolo, un antiossidante che si trova nelle buccie dell'uva rossa, così come nel vino rosso, nelle arachidi e in alcune bacche.
Il resveratrolo è stato ampiamente propagandato per la sua capacità di prevenire le malattie cardiache, ma Shetty e un team che comprende altri ricercatori dal centro per la scienza sanitaria, credono che abbia anche effetti positivi sull'ippocampo, un'area del cervello che è fondamentale per funzioni come la memoria, l'apprendimento e l'umore.
Poiché esseri umani e animali mostrano un declino delle capacità cognitive dopo la mezza età, i risultati possono avere implicazioni per il trattamento della perdita di memoria negli anziani. Il resveratrolo può aiutare anche le persone affette da gravi malattie neurodegenerative come l'Alzheimer.
In uno studio pubblicato online il 28 gennaio su Scientific Reports, Shetty e gli altri ricercatori riferiscono che il trattamento con resveratrolo ha benefici evidenti in termini di apprendimento, memoria e umore nei ratti anziani.
"I risultati dello studio sono stati sorprendenti", ha detto Shetty. "Hanno indicato che i ratti di controllo (che non avevano ricevuto il resveratrolo) hanno mantenuto in gran parte la capacità di apprendimento spaziale, ma in loro è significativamente diminuita la capacità di produrre nuovi ricordi spaziali tra i 22 e i 25 mesi. Al contrario, sia l'apprendimento spaziale che la memoria è migliorata nei ratti trattati con resveratrolo".
Shetty ha detto che la neurogenesi (la crescita e lo sviluppo dei neuroni) è più o meno raddoppiata nei ratti trattati con resveratrolo rispetto ai ratti di controllo. I ratti trattati con resveratrolo hanno anche un microcircolo significativamente migliore, che indica un migliore flusso di sangue, e hanno un livello inferiore di infiammazione cronica nell'ippocampo.
"Lo studio fornisce nuove prove che il trattamento con resveratrolo in tarda mezza età può aiutare a migliorare la memoria e l'umore in età avanzata", ha detto Shetty.
Il laboratorio di Shetty sta ora esaminando i meccanismi molecolari che sono alla base della migliore funzione cognitiva rilevata dopo il trattamento con resveratrolo. Si prevede inoltre di effettuare studi per vedere se basse dosi di resveratrolo nella dieta, per periodi prolungati, darebbero vantaggi simili al cervello invecchiato.
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Questo studio è stato finanziato principalmente dal Centro Nazionale per la Medicina Complementare e Alternativa (NCCAM) dei National Institutes of Health.
Ndt: i risultati dello studio non implicano che, per migliorare la memoria, bisogna bere litri di vino rosso ogni giorno. Per prima cosa lo studio si è svolto sui topi, che non sono organismi complessi come le persone umane, e secondo, gli animali hanno di sicuro ricevuto dosi rilevanti di resveratrolo in forma di integratore alimentare; non hanno bevuto direttamente dal fiasco di vino rosso.
Fonte: Texas A&M University via Newswise (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Riferimenti: Maheedhar Kodali, Vipan K. Parihar, Bharathi Hattiangady, Vikas Mishra, Bing Shuai, Ashok K. Shetty. Resveratrol Prevents Age-Related Memory and Mood Dysfunction with Increased Hippocampal Neurogenesis and Microvasculature, and Reduced Glial Activation. Scientific Reports, 2015; 5: 8075 DOI: 10.1038/srep08075
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