Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuova tecnologia svela la struttura intermedia tossica dell'amiloide

Le malattie amiloidi, come l'Alzheimer, il diabete di tipo 2, la cataratta e le encefalopatie spongiformi, condividono tutte la caratteristica comune di proteine ​aggregate in fibre lunghe che poi formano le placche. Tuttavia, studi in vitro hanno scoperto che né i precursori del monomero amilina, né le placche stesse sono molto tossiche.


Nuove prove ottenute usando la spettroscopia ad infrarossi bidimensionali (IR 2D) ha rivelato una struttura intermedia durante il percorso di aggregazione dell'amilina che può spiegarne la tossicità, aprendo una finestra per possibili interventi, secondo un rapporto pubblicato nel numero corrente di Biomedical Spectroscopy and Imaging.


"Capire come e perché si formano le placche amiloidi è estremamente difficile, perché bisogna seguire le forme atomiche delle molecole proteiche mentre si assemblano. La maggior parte degli strumenti di biologia danno la forma o i movimenti, ma non entrambi. Abbiamo sviluppato un nuovo strumento spettroscopico, chiamato spettroscopia infrarossa bidimensionale, che può monitorare le placche mentre si formano in provetta", ha detto il ricercatore Martin T. Zanni, PhD, del Dipartimento di Chimica dell'Università del Wisconsin di Madison.


I ricercatori hanno impiegato questa nuova tecnologia per studiare la proteina amiloide associata al diabete di tipo 2. Hanno usato la marcatura isotopica per misurare il contenuto secondario della struttura dei singoli residui. Seguendo molti spettri IR 2D di un'area particolare (conosciuta come la regione FGAIL) per diverse ore, sono riusciti a visualizzare l'amilina mentre progrediva da monomeri a fibre.


"Abbiamo capito che, prima di costituire le placche, le proteine ​​inizialmente si assemblano in una struttura intermedia e organizzata, inaspettata e intrigante", ha commentato il dottor Zanni. Le proteine ​​subiscono una transizione da bobina disordinata (nel monomero), a foglio-β ordinato (nell'oligomero), ad una struttura di nuovo disordinata (nella fibra).


Questi risultati aiutano a chiarire la fisica del processo di aggregazione, la chimica degli inibitori amiloidi, e la biologia del diabete di tipo 2, nonché chiariscono dei dati precedenti contraddittori. Gli autori suggeriscono che le differenze che esistono tra le specie nella loro capacità di sviluppare il diabete di tipo 2 possono essere correlate alla capacità di formare queste strutture amiliniche intermedie. Questo potrebbe essere il motivo per cui gli esseri umani sviluppano la malattia mentre cani e ratti non lo fanno.


"Non sto incoraggiando la modifica del nostro DNA per farlo corrispondere a quello dei ratti, ma i nostri risultati possono aiutare a sviluppare inibitori della placca o terapie sostitutive ormonali per le persone affette da diabete di tipo 2, perché sappiamo quale struttura vogliamo evitare", dice il Dr. Zanni. E aggiunge che le mutazioni nella regione FGAIL possono inibire la formazione di fibre interferendo con la formazione di questi prodotti intermedi.

 

 

 

 

 


FonteIOS Press BV  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  Tianqi O. Zhang, Lauren E. Buchanan, Martin T. Zanni. Insights into amylin aggregation by 2D IR spectroscopy. Biomedical Spectroscopy and Imaging, July 2014 DOI: 10.3233/BSI-140078

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.