Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'attacco non è sempre la migliore difesa: aiutare il sistema immunitario

Il sistema immunitario è come la forza di polizia per il nostro corpo: neutralizza le intrusioni di agenti patogeni, smantella il tessuto danneggiato e potenzia la guarigione delle ferite.


In questa forma di «autodifesa», le reazioni infiammatorie hanno un ruolo decisivo. Ma a volte il meccanismo di difesa del corpo va fuori controllo e colpisce le cellule o i tessuti.


"Allora possono insorgere reazioni eccessive e malattie insieme ad esse", dice il Prof. Dr. Oliver Werz della Friedrich Schiller University di Jena. Come esempi cita l'asma, i reumatismi, l'arteriosclerosi e il cancro: "Per molte di queste malattie ci sono solo poche terapie efficaci senza effetti collaterali gravi".


Ma il team di ricercatori che lavorano insieme con il farmacista di Jena ha sviluppato tre principi attivi che possono essere in grado di migliorare in futuro la guarigione delle malattie infiammatorie. Gli scienziati presentano i potenziali agenti terapeutici nelle riviste scientifiche (vedi riferimenti sotto). Gli agenti sono in grado di sopprimere un enzima chiave nella cascata di infiammazione propria del corpo.

"L'enzima 5-LOX ha un ruolo fondamentale nella sintesi dei cosiddetti leucotrieni, che sono parte di numerosi processi immunologici e infiammatori", spiega il Prof. Werz. Quindi, lo sforzo per impedire la sintesi di leucotrieni è da lungo tempo l'obiettivo della ricerca internazionale per la terapia infiammatoria. "Migliaia di pubblicazioni in materia sono apparse negli ultimi 30 anni", dice Werz. Ma a parte una sola eccezione, nessuno di questi sforzi è arrivato alla fase di approvazione del farmaco. O l'efficacia delle sostanze era scarsa o erano accompagnate da effetti collaterali indesiderati.


Dov'è vulnerabile l'enzima chiave 5-LOX

La ragione di tutto questo, secondo il farmacista di Jena è una comprensione insufficiente della regolazione cellulare della biosintesi dei leucotrieni e la mancanza di conoscenza dei meccanismi molecolari delle molecole agente e bersaglio. "Invece di testare una serie di sostanze per vedere se una di loro può mostrare una qualsiasi attività, abbiamo dato uno sguardo da vicino al 5-LOX e abbiamo cercato di trovare esattamente dove questo enzima è vulnerabile e quali agenti, che possono interagire con la molecola bersaglio, dovrebbero essere simili"; questo l'approccio descritto da Werz.


In questo modo, gli scienziati dell'Università di Jena, insieme a partner provenienti da Austria, Italia, Turchia e Grecia, sono riusciti ad identificare tre agenti possibili.

  1. Per esempio un benzochinone ha dimostrato di essere un efficace inibitore del 5-LOX. Questa è una sostanza che deriva dal prodotto naturale embelin della pianta "Falso pepe nero" (ribes Embelia). I farmacisti sono riusciti a dimostrare che questa sostanza si adatta esattamente al centro attivo dell'enzima e di conseguenza blocca la sua funzione. "Questo si verifica specificamente solo con il 5-LOX", dice Werz, sottolineando che il benzochinone non ha praticamente effetti collaterali.

  2. Una sostanza correlata del colorante naturale Indirubin rosso-viola, chiamata 6-BIO, ha dimostrato di essere altrettanto promettente. Per questa sostanza, i ricercatori di Jena sono in grado di chiarire il meccanismo d'azione in questo modo: il 6-BIO inibisce l'enzima 5-LOX bloccando i siti recettoriali alle altre molecole che sono necessarie per farlo funzionare correttamente. "Inoltre il 6-BIO interviene anche con la sintesi di ulteriori fattori infiammatori, le citochine, che comportano effetti sinergici aggiuntivi". Questo è il motivo per cui il 6-BIO potrebbe ad esempio essere di interesse per la terapia dell'Alzheimer, dove anche le citochine hanno un ruolo.

  3. Il terzo agente attivo possibile dal laboratorio dell'Università di Jena non inibisce il 5-LOX stesso, ma disattiva una proteina-aiutante, di cui l'enzima ha bisogno per la sua efficacia all'interno della cellula. I ricercatori hanno identificato questo agente attivo, un benzimidazolo abbreviato in BRP-7, con la selezione virtuale in una libreria costituita da quasi tre milioni di sostanze.

 

"Dal nostro punto di vista tutte e tre le sostanze candidate sono molto adatte per un ulteriore sviluppo come farmaci",riassume il Prof. Werz . Tuttavia, per questo, è necessario il sostegno dell'industria farmaceutica.

 

 

 

 

 


FonteFriedrich Schiller University Jena  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:

  1. A M Schaible, R Filosa, V Temml, V Krauth, M Matteis, A Peduto, F Bruno, S Luderer, F Roviezzo, A Di Mola, M de Rosa, B D'Agostino, C Weinigel, D Barz, A Koeberle, C Pergola, D Schuster, O Werz. Elucidation of the molecular mechanism and the efficacyin vivoof a novel 1,4-benzoquinone that inhibits 5-lipoxygenase. British Journal of Pharmacology, 2014; 171 (9): 2399 DOI: 10.1111/bph.12592
  2. Carlo Pergola, Nicolas Gaboriaud-Kolar, Nadine Jestädt, Stefanie König, Marina Kritsanida, Anja M. Schaible, Haokun Li, Ulrike Garscha, Christina Weinigel, Dagmar Barz, Kai F. Albring, Otmar Huber, Alexios L. Skaltsounis, Oliver Werz. Indirubin Core Structure of Glycogen Synthase Kinase-3 Inhibitors as Novel Chemotype for Intervention with 5-Lipoxygenase. Journal of Medicinal Chemistry, 2014; 57 (9): 3715 DOI: 10.1021/jm401740w
  3. C Pergola, J Gerstmeier, B Mönch, B Çalışkan, S Luderer, C Weinigel, D Barz, J Maczewsky, S Pace, A Rossi, L Sautebin, E Banoglu, O Werz. The novel benzimidazole derivative BRP-7 inhibits leukotriene biosynthesisin vitroandin vivoby targeting 5-lipoxygenase-activating protein (FLAP). British Journal of Pharmacology, 2014; 171 (12): 3051 DOI: 10.1111/bph.12625


Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.