Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Apprendimento influenzato da stimolazione dei neuroni della dopamina

La stimolazione di una certa popolazione di neuroni all'interno del cervello può alterare il processo di apprendimento, secondo un team di neuroscienziati e neurochirurghi dell'Università della Pennsylvania.


Un rapporto nel Journal of Neuroscience descrive per la prima volta che l'apprendimento umano può essere modificato dalla stimolazione dei neuroni contenenti dopamina in una struttura profonda del cervello nota come substantia nigra.


I ricercatori suggeriscono che la stimolazione può alterare l'apprendimento polarizzando gli individui a ripetere le azioni fisiche che portano una ricompensa.


"Stimolare la substantia nigra, mentre i partecipanti ricevono una ricompensa, li porta a ripetere l'azione che ha preceduto la ricompensa, suggerendo che questa regione del cervello ha un ruolo importante nel modulare l'apprendimento associativo basato sull'azione", ha detto il co-autore senior Michael Kahana, PhD, professore di Psicologia alla Scuola di Arti e Scienze della Penn.


Undici partecipanti allo studio sono stati sottoposti a stimolazione cerebrale profonda (DBS), un trattamento del Parkinson. Durante una porzione di veglia della procedura, i partecipanti hanno eseguito un gioco per computer in cui sceglievano tra coppie di oggetti che portavano diversi gradi di ricompensa (come scegliere tra slot machine truccate in un casinò).


Gli oggetti sono stati visualizzati sullo schermo del computer e i partecipanti dovevano selezionarli premendo i pulsanti sul controllo manuale. Quando ottenevano un premio, veniva loro mostrato uno schermo verde e sentivano il suono di un registratore di cassa (come sarebbe successo in un casinò). I partecipanti non sapevano quali oggetti avevano la probabilità maggiore di dare una ricompensa, ma sapevano che il loro compito era capire quali opzioni erano "buone" sulla base di tentativi ed errori.


Quando veniva fornita una stimolazione alla substantia nigra in seguito ad una ricompensa, i partecipanti tendevano a ripremere il pulsante che aveva provocato la ricompensa. Questo succedeva anche quando l'oggetto premiato non era più associato a tale pulsante, portando ad un peggioramento della prestazione sul gioco, quando la stimolazione veniva data (precisione del 48 per cento), rispetto a quando la stimolazione non veniva data (67 per cento).


"Anche se sospettavamo, sulla base di precedenti studi in modelli animali, che questi neuroni dopaminergici nella substantia
nigra avessero un ruolo importante nel capire la ricompensa, questo è il primo studio a dimostrare nell'uomo che la stimolazione elettrica nei pressi di questi neuroni può modificare il processo di apprendimento", ha detto il co-autore senior dello studio Gordon Baltuch, MD, PhD, professore di Neurochirurgia nella Scuola Perelman di Medicina all'Università della Pennsylvania. "Questo risultato ha anche possibili implicazioni cliniche attraverso la modulazione patologica dell'apprendimento basato sulla ricompensa, per condizioni come l'abuso di sostanze o un problema di gioco d'azzardo, o per migliorare il processo di riabilitazione in pazienti con deficit neurologici".


Il team di ricerca comprendeva anche Ashwin Ramayya, studente di Neuroscience MD/PhD alla Penn, e Amrit Misra dalla Drexel University. Lo studio è stato sostenuto dal National Institutes of Health.

 

 

 

 

 


FontePerelman School of Medicine at the University of Pennsylvania  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)