Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Menopausa prematura ed effetti sulla cognizione/demenza in vecchiaia

Un nuovo studio pubblicato il 7 maggio in BJOG: An International Journal di Ostetricia e Ginecologia suggerisce che la menopausa prematura è associata a degli effetti negativi a lungo termine sulla funzione cognitiva.


L'età media della menopausa è di circa 50 anni nel mondo occidentale. Quella prematura si riferisce alla menopausa che insorge prima dei 40 anni, dovuta ad una ovariectomia bilaterale (menopausa chirurgica) o alla perdita non chirurgica della funzione ovarica (a volte indicata come menopausa «naturale»).


Lo studio, basato su un campione di 4.868 donne, ha usato i test cognitivi e le diagnosi cliniche di demenza all'inizio dello studio e dopo due, quattro e sette anni, con l'obiettivo di determinare se la menopausa prematura può avere un effetto sulla funzione cognitiva in vecchiaia. Sono stati esaminati anche gli effetti del tipo di menopausa, se naturale o chirurgica, e l'uso della terapia ormonale.


Nelle 4.868 donne studiate, la menopausa naturale è stata riportata dal 79% di esse, il 10% ha avuto una menopausa chirurgica e l'11% delle donne ha riferito una menopausa dovuta ad altre cause, come le radiazioni o la chemioterapia. Circa il 7,6% delle donne nello studio ha avuto una menopausa prematura ed un ulteriore 12,8% una menopausa anticipata (in età compresa tra 41 e 45 anni). Oltre un quinto delle donne usava un trattamento ormonale durante la menopausa.


I risultati mostrano che, rispetto alle donne che hanno sperimentato la menopausa dopo i 50 anni, quelle con una menopausa prematura hanno un aumento del 40% del rischio di prestazioni scadenti sui compiti che valutano la fluidità verbale e la memoria visiva e sono associate ad un aumento del 35% del rischio di un calo di velocità psicomotoria (coordinamento tra il cervello ed i muscoli che provoca il movimento) e nella funzione cognitiva complessiva su 7 anni. Non c'è una associazione significativa con il rischio di demenza.


Inoltre, sia la mancanza ovarica prematura che la menopausa chirurgica prematura sono associate ad un rischio più che doppio di una scarsa fluidità verbale. In termini di memoria visiva, la mancanza ovarica precoce è associata ad un aumento significativo del rischio di prestazioni scadenti, e c'è una tendenza analoga per la menopausa chirurgica prematura. Quando è stato esaminato il potenziale effetto modificante dell'uso di un trattamento ormonale al momento della menopausa prematura, c'è stata qualche evidenza che può essere utile per la memoria visiva, ma potrebbe aumentare il rischio di una scarsa fluidità verbale.


La Dott.ssa Joanne Ryan, ricercatrice postdottorato di neuropsichiatria e epidemiologia clinica dell'Ospedale La Colombiere di Montpellier, ha detto: "Sia la menopausa chirurgica prematura che la mancanza ovarica prematura, sono associate ad effetti negativi a lungo termine sulla funzione cognitiva, che non sono interamente compensati dal trattamento ormonale della menopausa. In termini di menopausa chirurgica, i nostri risultati suggeriscono che i potenziali effetti a lungo termine sulla funzione cognitiva dovrebbero far parte del processo decisionale quando si considera l'ovariectomia nelle donne più giovani".


Pierre Martin Hirsch, vice redattore capo di BJOG, ha aggiunto: "Con l'invecchiamento della popolazione è importante avere una migliore comprensione degli effetti a lungo termine di una menopausa prematura sulla funzione cognitiva in vecchiaia e il potenziale beneficio derivante dall'utilizzo di trattamento ormonale della menopausa. Questo studio aumenta la base di prove esistenti nel suggerire che la menopausa prematura può avere un impatto significativo sulla funzione cognitiva in età avanzata, di cui i professionisti sanitari devono essere consapevoli".

 

 

 

 

 


FonteWiley  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  J Ryan, J Scali, I Carrière, H Amieva, O Rouaud, C Berr, K Ritchie, M-L Ancelin. Impact of a premature menopause on cognitive function in later life. BJOG: An International Journal of Obstetrics & Gynaecology, 2014; DOI: 10.1111/1471-0528.12828

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.