Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Genetica inverte la perdita di memoria nei topi con Alzheimer

L'Alzheimer è la prima causa di demenza e colpisce circa 400.000 persone solo nella Spagna. Tuttavia, non è ancora stata trovata alcuna cura efficace. Uno dei motivi è la mancanza di conoscenza sui meccanismi cellulari che causano alterazioni nelle trasmissioni nervose e la perdita di memoria nelle fasi iniziali della malattia.


I ricercatori dell'Istituto di Neuroscienze dell'Universitat Autònoma de Barcelona hanno scoperto il meccanismo cellulare coinvolto nel consolidamento della memoria e sono riusciti a sviluppare una terapia genica che inverte la perdita della memoria in modelli di topi con le fasi iniziali dell'Alzheimer.


La terapia consiste nell'iniettare nell'ippocampo - un'area del cervello essenziale per l'elaborazione della memoria - un gene che provoca la produzione di una proteina bloccata nei pazienti con Alzheimer, la «CRTC1» (CREB regulated transcription coactivator-1).


La proteina ripristinata attraverso la terapia genica apre la strada ai segnali necessari per attivare i geni coinvolti nel consolidamento della memoria a lungo termine.


Per identificare questa proteina, i ricercatori hanno confrontato l'espressione genica nell'ippocampo di topi di controllo sani con quella di topi transgenici che avevano sviluppato la malattia. Attraverso microchip di DNA, hanno identificato i geni («trascrittoma») e le proteine ​​(«proteoma») che si esprimono in ciascuno dei topi nelle diverse fasi della malattia.


I ricercatori hanno osservato che l'insieme dei geni coinvolti nel consolidamento della memoria coincide con i geni che regolano la CRTC1, una proteina che controlla anche i geni correlati al metabolismo del glucosio e al cancro. L'alterazione di questo gruppo di geni potrebbe causare la perdita di memoria nelle fasi iniziali dell'Alzheimer.


La formazione di aggregati di placca amiloide, un processo noto per provocare l'insorgere dell'Alzheimer, impedisce alla proteina CRTC1 di funzionare correttamente nelle persone con la malattia. "Quando la proteina CRTC1 è alterata, non possono essere attivati i geni responsabili delle sinapsi, o connessioni, tra i neuroni nell'ippocampo e l'individuo non è in grado di eseguire correttamente i compiti di memoria", spiega Carlos Saura, ricercatore dell'Istituto di Neuroscienze della UAB e responsabile della ricerca. Secondo Saura, "questo studio apre nuove prospettive di prevenzione terapeutica e di trattamento dell'Alzheimer, dato che abbiamo dimostrato che una terapia genica che attiva la proteina CRTC1 è efficace nel prevenire la perdita di memoria nei topi di laboratorio".


La ricerca, pubblicata ieri come articolo in evidenza su The Journal of Neuroscience, la rivista ufficiale della Società di Neuroscienze degli Stati Uniti, apre la strada a un nuovo approccio terapeutico alla malattia. Una delle principali sfide nella ricerca di un trattamento per la malattia in futuro è la ricerca e lo sviluppo di terapie farmacologiche in grado di attivare la proteina CRTC1, allo scopo di prevenire, rallentare o ripristinare le alterazioni cognitive dei pazienti.

 

 

 

 

 


FonteUniversitat Autònoma de Barcelona  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  Parra-Damas A., Valero J., Chen M., España J., Martin E., Ferrer I., Rodríguez-Alvarez J. and Saura C.A. Crtc1 Activates a Transcriptional Program Deregulated at Early Alzheimer's Disease-Related Stages. Journal of Neuroscience, April 2014 DOI: 10.1523/JNEUROSCI.5288-13.2014

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)