Degli scienziati hanno dimostrato per la prima volta che una sostanza chimica nel cervello chiamata galanina è coinvolta nel rischio di sviluppare la depressione.
E la ricerca, intrapresa da un gruppo di ricerca europeo, delinea una ragione forte per sviluppare farmaci che modificano il funzionamento della galanina come una nuova classe di farmaci antidepressivi.
La galanina è un neuropeptide (una piccola proteina) che è stato scoperto e indagato oltre 30 anni fa da vari gruppi, tra cui quello dello scienziato svedese Tomas Hökfelt. Egli è uno degli autori senior del documento pubblicato sulla rivista PNAS.
Il professor Hökfelt, ed altri, hanno fatto la scoperta fondamentale che i neuroni possono rilasciare dei peptidi a fianco dei trasmettitori classici e che la galanina e la noradrenalina sono tra questi. Entrambi sono stati a lungo implicati nel dolore e nello stress e quindi nella depressione, ma in passato era difficile studiare i peptidi negli esseri umani. La nuova ricerca, condotta da scienziati di Svezia, Ungheria e Regno Unito, dimostra che la galanina è un meccanismo importante dello stress nel cervello umano, che influenza quanto stress psicosociale hanno le persone sensibili o resilienti.
L'autore principale Gabriella Juhasz, «Research Fellow» all'Università di Manchester e alla Semmelweis University di Budapest, ha dichiarato: "La nostra ricerca mostra che alcune versioni del gene che codifica la galanina proteggono dal rischio di depressione e ansia, ma solo nelle persone che hanno sperimentato abbandono o traumi in gioventù, o eventi avversi più recenti. Inoltre, i tre geni dei tre recettori attraverso i quali agisce la galanina, influenzano anche il rischio di depressione nelle persone che sperimentano avversità giovanili o recenti della vita. Soprattutto, tutti i geni correlati alla galanina sono ampiamente separati su diversi cromosomi ed è improbabile che quattro geni casuali agiscano nello stesso modo per caso".
I risultati dalla ricerca indicano che, anche se i risultati sono statisticamente affidabili, gli effetti della galanina modificano solo marginalmente le conseguenze sostanziali dello stress. Infatti l'influenza genetica complessiva moderata (circa 35%) sulla depressione viene probabilmente mediata da molti piccoli effetti genetici che interagiscono tra loro e con fattori psicosociali convergenti sul meccanismo dello stress nel cervello.
Il co-autore professor Bill Deakin, dell'Università di Manchester, ha dichiarato: "I risultati forniscono una forte motivazione allo sviluppo di farmaci che modificano il funzionamento della galanina, come una nuova classe di farmaci antidepressivi. E dei nuovi farmaci sono assolutamente indispensabili, poichè quasi tutti gli antidepressivi comunemente prescritti agiscono sulla serotonina e spesso non sono molto efficaci. Quesa ricerca conferma quello che hanno dimostrato degli studi precedenti sulla variazione del gene che 'trasporta' la serotonina e come influenza il rischio di depressione. Abbiamo trovato che gli effetti della galanina sono sostanzialmente migliori degli effetti della serotonina".
Il team di ricerca dice anche che c'è una crescente evidenza che suggerisce che la depressione, l'obesità, il diabete e l'Alzheimer possono essere manifestazioni variabili delle anomalie sottostanti condivise del metabolismo del corpo. "La galanina può essere parte di questa vulnerabilità generale, dal momento che ha un ruolo significativo nell'appetito e nell'obesità", ha aggiunto il professor Deakin.
Fonte: Manchester University(> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Riferimenti: G. Juhasz, G. Hullam, N. Eszlari, X. Gonda, P. Antal, I. M. Anderson, T. G. M. Hokfelt, J. F. W. Deakin, G. Bagdy. Brain galanin system genes interact with life stresses in depression-related phenotypes. Proceedings of the National Academy of Sciences, 2014; DOI: 10.1073/pnas.1403649111
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