L'evidenza suggerisce sempre di più che il sonno insufficiente o disturbato è associato a disturbi metabolici come il diabete di tipo 2 e l'obesità, e che affrontare la scarsa qualità del sonno dovrebbe essere un obiettivo della prevenzione - e anche del trattamento - di questi disturbi, dicono gli autori di una revisone pubblicata sulla rivista The Lancet Diabetes and Endocrinology.
"La salute metabolica, oltre alla predisposizione genetica, dipende in gran parte da fattori comportamentali come le abitudini alimentari e l'attività fisica. Negli ultimi anni, la perdita di sonno, come disturbo che caratterizza lo stile di vita nelle 24 ore delle società moderne, si dimostra sempre di più un fattore ulteriore di comportamento lesivo della salute metabolica", scrivono gli autori.
Affrontare alcuni tipi di disturbi del sonno - come l'apnea del sonno - può avere un effetto benefico diretto sulla salute metabolica dei pazienti, dicono gli autori. Ma un problema molto più comune è che le persone semplicemente non dormono a sufficienza, in particolare a causa del maggiore uso di dispositivi come tablet e giochi portatili.
Inoltre, l'interruzione del sonno naturale del corpo e del ciclo di veglia (la desincronizzazione circadiana che spesso è sperimentata dai turnisti e da altri che lavorano al di fuori delle ore di luce), sembra avere una chiara associazione con cattive condizioni di salute metabolica, accompagnata da un aumento dei tassi di malattia croniche e di mortalità precoce.
Sebbene un certo numero di studi epidemiologici indichino una chiara associazione tra scarsa qualità del sonno e disturbi metabolici, fino a poco tempo fa non era chiara la ragione di questa associazione. Tuttavia, gli studi sperimentali stanno iniziando a fornire la prova che esiste un nesso causale diretto tra la perdita di sonno e la capacità del corpo di metabolizzare il glucosio, controllare l'assunzione di cibo, e mantenere il suo equilibrio energetico.
Può essere rilevante perché: |
Carenza, o cattiva qualità, del sonno e disturbi metabolici erano considerati da molto tempo fattori di rischio indipendenti per la demenza. Tanto più sono pericolosi se, come afferma questa revisione, sono anche direttamente collegati. |
Secondo gli autori dello studio "questi risultati aprono nuove strategie per interventi mirati all'attuale epidemia di sindrome metabolica e di malattie correlate. Gli studi in corso e quelli futuri mostreranno se gli interventi per migliorare la durata e la qualità del sonno possono prevenire o addirittura invertire i tratti metabolici negativi. Nel frattempo, sulla base delle prove esistenti, ai professionisti sanitari può essere raccomandato con sufficinete sicurezza di motivare i loro pazienti a godere di un sonno sufficiente, al momento giusto della giornata".
Fonte: The Lancet (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Riferimenti: Sebastian M Schmid, Manfred Hallschmid, Prof Bernd Schultes. The metabolic burden of sleep loss. The Lancet Diabetes & Endocrinology, March 2014 DOI: 10.1016/S2213-8587(14)70012-9
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