Poichè le malattie cardiache continuano ad essere una delle principali cause di morte negli Stati Uniti, medici e pazienti sono alla ricerca dei modi per ridurre i fattori di rischio e individuare nuovi indizi per aiutare la diagnosi precoce.
Una nuova ricerca pubblicata nel numero di marzo di The American Journal of Medicine suggerisce che c'è un'associazione tra una differenza di pressione sistolica tra le due braccia e un aumento significativo del rischio di futuri eventi cardiovascolari; i ricercatori raccomandano quindi la misurazione della pressione arteriosa nelle due braccia.
Anche se la pressione arteriosa è una metrica medica ampiamente usata, la maggior parte delle misurazioni vengono effettuate solo su un braccio. Misurare la pressione sanguigna tra le due braccia [interarm] implica prendere due letture, una per ogni braccio. Una differenza di pressione arteriosa sistolica tra le due braccia di 10 mmHg e oltre è definita come aumentata e, anche se si sospettava un legame tra la differenza di pressione arteriosa tra le due braccia e il rischio cardiovascolare, fino ad ora esistevano pochi dati per supportare questa ipotesi.
Questo nuovo studio ha esaminato 3.390 partecipanti over 40 del Framingham Heart Study. Tutti i soggetti erano senza malattie cardiovascolari al basale, ma i ricercatori hanno trovato che i partecipanti con differenze più alte di pressione arteriosa sistolicatra le due braccia avevano un rischio molto più elevato di eventi cardiovascolari futuri rispetto a quelli con una differenza inferiore a 10 mm Hg tra le braccia.
"In questa grande coorte prospettica, basata sulla comunità, di uomini e donne senza malattie cardiovascolari in mezza età, abbiamo rilevato una maggiore differenza interarm nella pressione sanguigna sistolica in quasi il 10% degli individui, che è associata ad un aumento dei livelli dei tradizionali fattori di rischio cardiovascolare", spiega il ricercatore responsabile Ido Weinberg, MD, dell'«Institute for Heart Vascular and Stroke Care» al Massachusetts General Hospital di Boston. "Inoltre, una maggiore differenza di pressione sanguigna sistolica tra le due braccia è associata ad un rischio più alto di eventi cardiovascolari, indipendentemente dai fattori tradizionali di rischio cardiovascolare".
I ricercatori hanno anche scoperto che i partecipanti con elevata differenza di pressione arteriosa tra le due braccia erano più anziani, avevano una maggiore prevalenza di diabete mellito, una maggiore pressione sanguigna sistolica, e un livello superiore di colesterolo totale. [Si ricorda che età, diabete, colesterolo, e problemi cardiovascolari sono tutti importanti fattori di rischio per la demenza e l'Alzheimer].
Secondo questi risultati, i ricercatori suggeriscono che i professionisti sanitari dovrebbero prendere in considerazione i valori di pressione arteriosa di entrambe le braccia, per avere una lettura più precisa possibile e rilevare eventuali differenze della pressione sanguigna tra le due braccia. "Anche differenze modeste nella pressione arteriosa sistolica degli arti superiori misurata clinicamente, riflettono un aumento del rischio cardiovascolare", spiega Weinberg. "Questo studio supporta il valore potenziale di identificare la differenza tra la pressione sanguigna sistolica di entrambe le braccia come un semplice indicatore clinico di un aumento del rischio cardiovascolare".
Fonte: Elsevier (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Riferimenti: Ido Weinberg, Philimon Gona, Christopher J. O'Donnell, Michael R. Jaff, Joanne M. Murabito. The Systolic Blood Pressure Difference Between Arms and Cardiovascular Disease in the Framingham Heart Study. The American Journal of Medicine, 2014; 127 (3): 209 DOI: 10.1016/j.amjmed.2013.10.027
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