Ogni anno, un terzo delle persone sopra i 65 anni che vivono nel Regno Unito sperimenta una caduta.
Questo provoca non solo stress emotivo notevole e danni fisici, ma anche oltre 1 miliardo di sterline all'anno di extra costi ad un sistema sanitario già oltremodo tirato.
Un semplice allenamento di forza ed equilibrio può contribuire con efficacia a prevenire le cadute, ma una ricerca della Bournemouth University mostra che solo una minoranza di anziani effettua questi esercizi.
Il dottor Samuel Nyman ha studiato il modo migliore per motivare le persone a rischio di cadute a completare realmente gli esercizi, nonché ad alzare la consapevolezza dell'importanza di un regolare allenamento di forza ed equilibrio.
"Cadere è un problema enorme e complesso. Ha molti fattori di rischio, e non c'è una sola soluzione", ha detto il dottor Nyman, Senior Lecturer di Psicologia, che ha lavorato sia con operatori sanitari che con gli anziani stessi. "Si tratta di un problema per le persone di età avanzata perché i loro tempi di reazione sono più lenti, quindi hanno meno probabilità di evitarlo da soli. Anche le conseguenze sono molto più gravi: le cadute sono più suscettibili di provocare fratture, che sono uno dei principali fattori scatenanti del trasferimento ad una casa di riposo".
Le cadute per gli over 65 rappresentano oltre il 50 per cento dei ricoveri ospedalieri per lesioni, e il 40 per cento di tutti i decessi correlati alle lesioni. Questo ha un impatto economico significativo sul NHS (servizio sanitario nazionale), con costi di chiamate dell'ambulanza, ed una maggiore assistenza dagli addetti allassistenza sociale, a seguito di una caduta.
Ma il dottor Nyman spiega che ci possono essere pure effetti psicologici gravemente dannosi. "Se le persone sviluppano la paura di cadere di nuovo, allora riducono la loro attività, non vanno più tanto fuori e questo le fa diventare socialmente isolate e si sentono sole".
L'evidenza dimostra che l'allenamento di forza e di equilibrio è il modo più efficace per prevenire le cadute degli anziani che vivono a casa propria. Gli esercizi consigliati possono variare da corsi di «tai chi» a semplici tecniche domestiche, come stare in piedi su una gamba mentre si fa il bucato.
Due revisioni chiave del Dr Nyman, che ha esaminato i dati di studi esistenti in materia di prevenzione delle cadute, hanno scoperto che solo circa il 30-42 per cento degli anziani nella comunità hanno una probabilità di seguire gli interventi di attività fisica come l'allenamento di forza e di equilibrio per un periodo di 12 mesi. "C'è una robusta evidenza che l'allenamento di forza e di equilibrio è davvero efficace", ha detto il dottor Nyman. "Fintanto che le persone lo iniziano e lo mantengono, c'è una riduzione del rischio di cadute del 30 per cento, accanto a vantaggi come incontrare altre persone e socializzare. Ma non si tratta solo di dare alle persone le informazioni; abbiamo bisogno di vedere cosa funziona e cosa potrebbe impedire alla gente di fare esercizio".
Il lavoro del dottor Nyman è stato usato per formare gli operatori sanitari che lavorano con gli anziani, attraverso un corso di formazione, una risorsa online, e un nuovo sito web (www.freshbalance.org.uk), che fornisce consulenza sulle migliori forme di esercizio per prevenire le cadute. Il sito applica la ricerca del Dott. Nyman per garantire che le informazioni siano presentate in modo più attraente per motivare le persone anziane a svolgere gli esercizi. "Le evidenze dicono che all'inizio si tratta di promuovere gli aspetti positivi, non si parla per niente di cadute", ha detto. "Si tratta anche di scegliere gli esercizi più adatti, che piacciono e sono pertinenti all'età: chi ha 65 anni ha desideri e bisogni diversi da chi ne ha 85".
Il Dott. Nyman conclude: "Ora abbiamo il senso chiaro di ciò che dobbiamo fare per prevenire le cadute in genere, per le persone anziane, ma non per le persone affette da demenza, che potrebbero avere esigenze leggermente diverse. Sappiamo che le persone con demenza sono più a rischio di cadere ma vogliamo guardare le ragioni specifiche di questo, e come possiamo aiutarle meglio".
Fonte: Bournemouth University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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