Degli scienziati hanno scoperto che l'Alzheimer - una malattia neurodegenerativa - può effettivamente essere una fase tardiva del diabete di tipo 2.
I ricercatori, presentando lo studio a Neuroscience 2013 a San Diego, il meeting annuale della Society for Neuroscience, dicono che i risultati suggeriscono inoltre che la perdita di peso e l'esercizio possono scongiurare l'Alzheimer, almeno nelle prime fasi.
L'insulina supplementare, prodotta da quelli che hanno il diabete di tipo 2, entra anche nel cervello, interrompendone i processi chimici, e portando alla formazione di grumi tossici delle proteine amiloidi che avvelenano le cellule cerebrali, hanno detto i ricercatori.
"La scoperta potrebbe spiegare perché le persone che sviluppano il diabete tipo2 spesso mostrano un forte calo nella funzione cognitiva, e si stima che il 70 per cento di loro sviluppi l'Alzheimer, percentuale molto maggiore del resto della popolazione", ha detto Ewan McNay della Albany University di New York. "Le persone che sviluppano il diabete devono rendersi conto che la malattia implica molto di più che il semplice controllo del peso o della dieta. E' anche il primo passo sulla strada del declino cognitivo", ha detto McNay.
L'aumento del rischio di Alzheimer per i diabetici di tipo 2 è noto da molto tempo. La ricerca di McNay voleva scoprire il meccanismo attraverso il quale il diabete T2 potrebbe causare l'Alzheimer. Egli ha alimentato dei ratti con una dieta ricca di grassi per indurre il diabete T2 e ha poi effettuato dei test di memoria, dimostrando che le abilità cognitive degli animali si deteriorano rapidamente col progredire della malattia, ha riferito The Sunday Times.
Un esame del cervello ha mostrato la formazione di grumi di proteina amiloide, del tipo presente nel cervello dei malati di Alzheimer. McNay suggerisce che, per le persone con diabete di tipo 2, il corpo diventa resistente all'insulina, un ormone che controlla i livelli di zucchero nel sangue - così da indurre il corpo stesso a produrne di più.
Tuttavia una parte di quell'insulina trova la strada verso il cervello, dove il suo livello è destinato ad essere controllato dallo stesso enzima che scompone l'amiloide. "Alti livelli di insulina sommergono questo enzima, impedendogli di scomporre l'amiloide. Quest'ultima poi si accumula fino a formare grumi tossici che avvelenano le cellule cerebrali. E' lo stesso accumulo di amiloide da incolpare in entrambe le malattie; i diabetici di tipo2 hanno in realtà un Alzheimer di basso livello", ha detto McNay.
Fonte: Neuroscience 2013
Pubblicato in business-standard.com (> English version)- Traduzione di Franco Pellizzari.
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